Lo spettacolo della natura: i patrimoni Unesco

Lo spettacolo della natura: i patrimoni Unesco

Sin da quando è stata avviata la lista dei siti patrimonio dell’umanità (World Heritage), sono state previste due categorie: beni culturali e beni naturali. Le testimonianze culturali lasciate dall’uomo sono tante e di grande importanza, ma la Terra, il “pianeta verde”, è ugualmente ricca di paesaggi di incomparabile bellezza, come le Cascate di Iguazu (qui a lato), di memorie geologiche del passato del pianeta, di ambienti ricchi di biodiversità, di ecosistemi in via di trasformazione…

Iguana_on_the_beach_at_Tortuga_Bay_Galapagos_photo_by_Alvaro_Sevilla_Design_Il patrimonio iscritto con il “numero uno” è un bene naturale, le Isole Galapagos, ma le nazioni hanno dato più importanza ai beni culturali e quelli naturali sono rimasti sempre in secondo piano. Nel primo anno (1978) sono stati accettati 12 siti, 8 culturali e 4 naturali (il 33%).
Nel 2013 la percentuale è scesa al 20%: su 981 siti, ben 759 sono beni culturali e soltanto 193 naturali.
Unesco_siti_anni_categoriePer entrare a far parte della lista è necessario che un sito possieda valori di rilevanza universale e sia un bene insostituibile. Secondo la Convenzione sul patrimonio dell’umanità, adottata nel 1972, per “patrimonio naturale“ si intende un “luogo con rilevanti caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonché l’habitat di specie animali e vegetali in pericolo e aree di particolare valore scientifico ed estetico” (Sito Unesco italiano).Liparic_Islands
Le Isole Eolie (Aeolian Islands) sono state il primo bene naturale italiano a entrare nella lista nel 1979 per la loro importanza nello studio dei fenomeni vulcanici.
I siti naturali (o misti) entrati più recentemente a far parte del patrimonio sono stati sei nel 2012 e cinque nel 2013.

Patrimoni naturali: nuovi ingressi 2012
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Il Parco naturale dei Pilastri della Lena (Lena Pillars Nature Park) nella Siberia settentrionale (Russia) comprende formazioni rocciose che sorgono sulle rive del fiume Lena in un tratto difficilmente raggiungibile a nord di Yakutsk , capitale della autonoma Repubblica di Sakha. Un paesaggio fantastico con pareti scanalate alte 150-300 m, a picco sul fiume. Le rocce stratificate risalgono al Cambriano, circa mezzo miliardo di anni fa. La spettacolare formazione è il risultato dell’elevata escursione termica: si passa da 40°C in estate a -60°C in inverno.
I Gati occiddentali in India (Western Ghats), montagne più antiche dell’Himalaya e dal paesaggio verdeggiante, sono uno degli otto “punti caldi” per la biodiversità. Dzanga Clearing with ElephantsInoltre questi rilievi influenzano l’andamento dei monsoni e sono determinanti per il clima della penisola indiana.
Il Parco nazionale Sangha Trinational sito transnazionale diviso tra Camerun, Congo e Repubblica Centrafricana, ospita animali e piante a rischio di estinzione, come il gorilla di pianura e lo scimpanzé.
Le Rock Islands nella laguna meridionale a Palau (Rock Islands Southern Lagoon), Lagon sud des îles Chelbachebun gruppo di isolette calcaree di origine vulcanica circondate da barriere coralline: un paesaggio fiabesco e irreale che racchiude un grande patrimonio di biodiversità sia sulle isole sia nelle lagune marine, unito a importanti resti delle antiche comunità insulari con esempi di arte rupestre.
Il Chengjiang Fossil Site in Cina è una finestra sul passato della Terra. Una collina che ha portato alla luce un’intera comunità di organismi vissuti 530 milioni di anni fa. I fossili affiorati ci hanno permesso di scoprire in quel tempo lontano il pianeta ospitava già una grande varietà di specie.
LacBoukouI Laghi di Ounianga (Lakes of Ounianga), nel deserto del Sahara in Chad, sono un esempio unico di sistema idrico desertico. Sono 18 laghi che presentano caratteristiche molto diverse. Alcuni iper-salini, ospitano soltanto alcune canne, alghe e pochi microrganismi, mentre altri, come il Lago Teli, nonostante l’evaporazione altissima (6-7,8 m all’anno), hanno acqua dolce che proviene dalla falda acquifera sottostante e permette la vita ai pesci.

Patrimoni naturali: nuovi ingressi 2013Parc national tadjik (montagnes du Pamir)
Le Montagne del Pamir (Tajik National Park) in Tagikistan, dove si trova il nodo orografico che unisce le più alte catene del mondo. Immensi ghiacciai da cui nascono 170 fiumi, oltre 400 laghi. Il ghiacciaio Fedčenko è il più lungo del mondo (77 km) fuori dalle regioni polari. In queste terre impervie vivono animali rari, come il leopardo nebuloso, lo stambecco siberiano e le pecore di Marco Polo.
El Pinacate and Gran Desierto de Altar Biosphere Reserve,Réserve de biosphère El Pinacate et le Grand désert d''Altar in Messico al confine con gli Stati Uniti, fanno parte del Deserto di Sonora. Il paesaggio vulcanico dall’aspetto alieno è caratterizzato da alti picchi isolati e da un fitta concentrazione di maar, crateri bassi e larghi occupati da specchi d’acqua. Qui si sono allenati gli astronauti della NASA proprio per le caratteristiche del terreno simili al suolo lunare. Nella zona riescono a vivere piante e animali che si adattati al clima desertico e nei laghetti sono presenti anfibi e pesci.
Il Xinjiang Tianshan, in Cina, comprende ambienti molto diversi, dai meravigliosi paesaggi della catena del Tianshan ai deserti dell’Asia centrale, come il Taklimakan dalle grandi dune mosse dalle tempeste, Mont Etnaambienti ricchi di flora e fauna endemica, con specie rare e a rischio di estinzione.
Il Monte Etna è uno tra gli stratovulcani più attivi del mondo: facilmente accessibile, costituisce un laboratorio naturale di grande importanza per lo studio dei fenomeni vulcanici. Sulle sue pendici si è formato un ecosistema con specie di flora e fauna endemiche.
Il Deserto del Namib (Namib Sand Sea) in Namibia è un deserto costiero con vaste distese di dune Welwitschia-mirabilis-femaleche si alternano a pianure di ghiaia e colline rocciose. Le piogge sono estremamente scarse, ma l’interazione tra i venti freddi oceanici e l’aria calda proveniente dal deserto crea fitti banchi di nebbia lungo la costa che con la loro umidità permettono la vita a piante e animali. Tra le specie più tipiche la  Welwitschia mirabilis, con due sole foglie lunghe anche diversi metri, numerosi invertebrati endemici con adattamenti per catturare le gocce d’acqua dalla nebbia, ma anche animali di grossa taglia, come orici, struzzi ed elefanti.

Curiosità
• Alcuni dei patrimoni naturali sono anche “Riserve della Biosfera”, la rete mondiale avviata a Siviglia nel 1995 che comprende territori dove l’uomo riesce a convivere senza problemi con la natura. Un modello presente oggi in 621 luoghi, che dovrebbe estendersi sempre più. Tra i siti elencati, “El Pinacate and Gran Desierto de Altar” è anche una riserva della biosfera.
• Da quando la lista dei patrimoni è stata avviata, soltanto due siti sono stati eliminati perché rovinati da interventi che ne hanno alterato le caratteristiche, il Reem-Lavan001primo è un bene naturale, il Santuario dell’Orice d’Arabia (Arabian Oryx Sanctuary) in Oman. Una zona desertica dove nel 1982 erano state reintrodotte le orici d’Arabia (animali a rischio di estinzione), che possono vivere grazie all’umidità portata dalle nebbie stagionali e dalla rugiada. Nel 2007 il sito è stato cancellato perché il governo ha ridotto l’area protetta del 90%: le orici, che nel 1996 erano 450, si erano ridotte a 65 a causa della riduzione dell’habitat sia per il bracconaggio.
Il secondo sito eliminato è la Valle dell’Elba a Dresda (Dresden Elbe Valley): la decisione è stata presa nel 2009  in seguito alla costruzione di un ponte a quattro corsie che ha stravolto il paesaggio.

Fare Geo
• Scegli uno dei siti presentati nel testo, accedi al sito dell’Unesco che lo presenta e cerca anche altro materiale. Prepara una breve relazione indicando la posizione (continente, latitudine, vicinanza del mare), il clima e gli ambienti naturali, riportando alcune specie vegetali e animali endemiche.

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