L’inverno 2015-2016 è stato decisamente anomalo: secco e non freddo.
Con precipitazioni, ben al di sotto delle medie stagionali il rischio siccità è notevolmente aumentato. In genere il pericolo è presente nelle regioni meridionali, dove in estate l’acqua sovente scarseggia, mentre quest’anno è a rischio soprattutto la Pianura Padana.
Dicembre e gennaio hanno fatto registrare record negativi con piogge ridotte di quasi il 90% (Coldiretti) rispetto alla media. Il Po era ormai a 4 m sotto il livello normale e i laghi al minimo: a fine gennaio il lago Maggiore era sceso al 17% della sua capacità, quello di Como al 12%, quello di Garda al 33%.
Si poteva camminare sul letto del Ticino in secca e a Torino la Dora era quasi priva d’acqua (immagini in basso).
Ancora più grave la mancanza di nevicate sulle vette alpine che ha rovinato la stagione sciistica, ma che soprattutto non ha alimentato ghiacciai e nevai, i serbatoi necessari al rifornimento idrico durante i mesi estivi di tutta la Pianura Padana, mettendo a rischio l’ambiente naturale e le coltivazioni (La Repubblica, La Stampa).
Una situazione pericolosa, con riserve idriche così limitate da costringere i comuni a limitare l’utilizzo dell’acqua. Inoltre, la mancanza delle piogge ha fatto aumentare lo smog nelle città, con ricadute sulla salute degli abitanti.
Il clima mediterraneo è caratterizzato da precipitazioni invernali ed estati secche: un inverno secco come questo potrebbe danneggiare notevolmente l’economia agricola di tutta la regione.
Oltre alla carenza d’acqua, i mesi scorsi hanno fatto registrare continui record di temperature (ANSA). Sono ormai cinque mesi che le temperature del nostro pianeta superano di oltre un grado i valori medi e febbraio ha fatto registrare lo scarto maggiore: ben 1,35°C.
Ma le stagioni sono cambiate e quest’anno l’inverno è arrivato a marzo: temperature più basse, piogge e neve (centrometeoiteliano). Il Po è finalmente tornato ai livelli soliti, le montagne sono nuovamente imbiancate e il rischio siccità sembra passato.
Un bene inestimabile
Dobbiamo però ricordarci di come l’acqua si un bene essenziale non solo per la nostra vita, ma per quella di tutta la Terra. Per questo nel 1992 l’ONU ha istituito la “giornata mondiale dell’acqua” che cade il 22 marzo. Un appuntamento importante, destinato a sensibilizzare tutti noi sul problema: evitare di sprecare acqua per non esaurire le riserve di acqua dolce che con il riscaldamento globale stanno ormai calando.
Fare Geo
- Fai un’indagine sulle piogge cadute nella tua città durante i recenti mesi invernali e prepara una breve relazione. Noti differenze rispetto agli inverni scorsi?
- Negli anni scorsi Green Cross Italia ha indetto la campagna “Salva la Goccia” per promuovere iniziative volte al risparmio idrico. Nel 2014 invitava tutti ad una azione per tutelare le risorse idriche, mentre nel 2015 proponeva una ricetta per un menù a basso impatto energetico e idrico. Attivati anche tu invitando i tuoi compagni ad un’azione di questo tipo e poi prepara una relazione.