Gli strumenti digitali per la geografia - 4: Water Balance

Gli strumenti digitali per la geografia - 4: Water Balance

Nell’ultimo post sul visualizzatore cartografico del Geoportale Nazionale abbiamo visto come le web app consentano di analizzare il territorio anche dal punto di vista ambientale. Scopriamo ora le fuzionalità didattiche di Water Balance per la creazione di mappe e grafici personalizzati su scala globale. Ecco come rappresentare e analizzare il bilancio idrico del nostro pianeta, evidenziando l’evoluzione nel tempo e le differenze regionali dei diversi parametri.

 

1. Visualizza le mappe globali dei parametri

Per cominciare, accedi al sito web di Water Balance: da qui in poi potrai utilizzare come riferimento il nostro tutorial Guida a Water Balance. All’avvio dello strumento si apre la finestra principale, che mostra su una mappa globale la distribuzione – nell’ultimo mese registrato – dei parametri relativi al bilancio idrico: “Soil Moisture” (contenuto idrico nel suolo), “Snowpack” (manto nevoso), “Precipitation” (precipitazioni), “Evapotranspiration” (evapotraspirazione), “Runoff” (deflusso), “Change in Storage” (variazione delle riserve idriche). Puoi selezionare il parametro che desideri dal menu in alto a sinistra e visualizzare la relativa legenda in basso a sinistra (vedi il punto 1 del tutorial). Questo step iniziale ti permette di fare confronti tra valori di aree geografiche differenti e tra parametri diversi di una stessa area.

 

2. Individua una località e un parametro di interesse

A questa prima visione di insieme è utile far seguire un’analisi di dettaglio: seleziona quindi una località di interesse, cliccando sulla mappa o digitandola nella casella in alto a destra, e il parametro da visualizzare (vedi il punto 2 del tutorial). Consideriamo, per esempio, le precipitazioni nell’area di Ragusa, nella Sicilia sud-orientale. Si tratta di una delle zone a maggiore rischio di desertificazione in Italia, che negli ultimi anni vede l’alternarsi di periodi molto secchi, con ondate di calore, e altri molto piovosi, con fenomeni meteorologici estremi. La località scelta viene identificata con un pallino viola e la colorazione della carta varia in base al parametro selezionato. Nel caso in esame puoi vedere che nell’ultimo mese registrato (ottobre 2018) nell’area di Ragusa sono caduti più di 50 mm di precipitazioni. Puoi leggere il valore esatto sul grafico centrale del riquadro azzurro in basso, relativo a “Precipitation” e “Runoff” (che insieme costituiscono il “Water Flux”): in ottobre sono caduti ben 193 mm!

 

3. Analizza l’andamento del parametro nel tempo

Water Balance non si limita a fornire i dati più recenti, ma sul grafico centrale ti mostra anche come sono variati i valori del parametro selezionato negli ultimi anni. Per visualizzare l’andamento dei valori anche sulla mappa ti basta cliccare sul grafico, in corrispondenza del mese e dell’anno desiderati (vedi il punto 5 del tutorial). In questo caso abbiamo scelto luglio 2018, in cui le precipitazioni sono state nulle. Se osservi il grafico puoi notare che, in generale, sono molto frequenti lunghi periodi di siccità, a volte anche nei mesi invernali e primaverli. Un secondo grafico ti consente di fare un’analisi temporale: è il “Trend Analyzer”, nella parte destra del riquadro azzurro, che mostra la media mensile del parametro scelto nello stesso mese degli anni passati (vedi il punto 4 del tutorial). Osserva come dal 2000 a oggi il valore di precipitazioni di luglio 2018 si sia ripresentato più volte e come invece quello relativo al mese di ottobre 2018 costituisca un vero e proprio record.

 

4. Analizza la variazione delle riserve idriche

A sinistra del grafico centrale puoi consultare l’elenco dei parametri, che riporta in mm i valori di tutti i parametri nel mese selezionato (vedi il punto 2 del tutorial). A sinistra dell’elenco dei parametri si trova invece il pannello del bilancio idrico (vedi il punto 3 del tutorial): qui una linea nera orizzontale mostra la variazione in mm, rispetto alla media (“Normal”), delle riserve idriche (“Change in Storage”, che corrisponde alle precipitazioni meno l’evapotraspirazione e il deflusso). Per esempio puoi leggere che le riserve idriche di Ragusa nel mese di luglio 2018 si sono impoverite di 24 mm. Per farti un’idea più chiara dell’andamento delle riserve idriche sulla mappa e sui grafici, seleziona anche nel menu in alto la voce “Change in Storage”.

 

FARE GEO CON GLI STRUMENTI DIGITALI

Come hai visto, Water Balance utilizza sia mappe sia grafici, rivelandosi uno strumento efficace per sviluppare negli studenti la capacità di leggerli e interpretarli. Fornisce una grande varietà di dati relativi alle riserve idriche dell’intero pianeta: in questo modo li stimola a confrontare valori di aree geografiche diverse. Inoltre, il fatto che i valori siano riferiti a un lungo periodo di tempo consente di riflettere sulle loro variazioni in una stessa località.
Water Balance è uno strumento utile a supportare progetti di cittadinanza globale e di educazione ambientale che hanno per oggetto i cambiamenti climatici e la disponibilità di risorse idriche nel mondo. Infine, contribuisce ad accrescere il senso di responsabilità nei confronti del territorio.

 

 

Scarica il PDF della Guida a Water Balance:
Personalizzare mappe con Water Balance

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