Quando le città persero le mura

Quando le città persero le mura

Oggi le città  si estendono sul territorio fino a unirsi in immense conurbazioni, un fenomeno recente che poco alla volta sta trasformando il paesaggio di tutto il mondo.
Ma non è sempre stato così. Un tempo le città erano circondate da imponenti mura (nella foto in alto Carcassonne, Francia) e solo poche porte ne permettevano l’accesso.

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La porta dei leoni principale accesso alla città di Hattusha

 

Già Gerico, forse la più antica città del mondo, era protetta da possenti mura che, secondo la Bibbia, furono distrutte per opera divina verso il 1250 a.C. quando la città  fu rasa al suolo dagli ebrei.Tra i resti più antichi sono da ricordare in Turchia le mura di Hattusha, capitale prima degli Hatti e poi degli Ittiti e oggi patrimonio dell’Unesco.
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Più vicine a noi le mura di Atene del V secolo a.C., che si protendevano in un lungo corridoio fino ai porti del Pireo e di Falero  permettendo agli ateniesi di raggiungere la flotta anche in caso di assedio.

 

 

Anche i romani proteggevano le loro città  con imponenti fortificazioni. Molte nacquero come “castra” accampamenti militari a schema quadrato con porte al centro dei lati, come Torino.

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In nero il tracciato delle Mura serviane del IV secolo a.C. e in rosso le Mura aureliane fatte erigere dall’imperatore Lucio Domizio Aureliano alla fine del III secolo.

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Roma, le Mura aureliane

Rimangono solo pochi ruderi delle prime mura di Roma risalenti all’epoca della sua fondazione, ma la cinta muraria della città fu più volte rifatta con ampliamenti che inglobavano i nuovi quartieri.

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San Gimignano, Siena

Nel Medioevo molte città  persero abitanti e si chiusero nelle loro mura. In Italia molti centri sorsero su poggi isolati con cinte murarie che facilitavano la difesa dagli assalitori costretti a salire per raggiungere le porte.

 

Le case si fecero alte e strette per occupare meno suolo.

Sono le case-torri, che caratterizzano ancora oggi alcuni paesi del centro Italia, come San Gimignano (Siena).

Le pitture medioevali ci propongono l’aspetto delle città dell’epoca: nell’immagine di in basso un affresco senese del XIII secolo.
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Veduta aerea di Palamanova, in provincia di Udine.

Nei secoli successivi architetti e urbanisti rimaneggiarono le vecchie mura con criteri innovativi, come l’ampliamento di Ferrara attuato sotto gli Estensi, e pianificarono nuove città fortificate come baluardi in difesa dei confini, come Palmanova, fondata nel XVI secolo da Venezia in prossimità del confine con l’impero degli Asburgo. Palmanova, detta “Città stellata” per la caratteristica pianta poligonale, mantiene ancora oggi la sua struttura a stella a nove punte con strade a raggiera che convergono nella piazza centrale.

La scomparsa delle mura

Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento le mura non vennero più costruite e poco alla volta venne abbattuta gran parte di quelle esistenti.

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Napoli, ruderi delle antiche mura greche.

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Vienna, Ringstrasse.

Varie le cause. Con la rivoluzione industriale e l’arrivo nelle città degli operai che lavoravano in fabbrica, l’aumento di popolazione divenne talmente rapido da non permettere il contemporaneo ampliamento della cinta muraria, mentre lo sviluppo di armi sempre più potenti rese inefficiente la funzione difensiva.
Ormai nelle grandi città resti delle antiche mura si trovano soltanto nei centri storici.
A Napoli, città  fortificata sin dalla fondazione, restano pochi ruderi delle antiche mura greche e di quelle successive, così come a Milano, dove la cerchia dei navigli,
gli antichi fossati, segna il tracciato murario medievale.

Una delle prime città a demolire le sue mura per modernizzare l’impianto urbanistico fu Vienna, che nel XIX secolo le smantellò completamente sostituendole con il vasto anello della Ringstrasse, i viali che costituiscono ancora oggi la principale arteria cittadina.



Fare Geo

• Nel Medioevo città  fortificate erano presenti in tutta Europa: fai una ricerca su una di esse precisandone la localizzazione, l’epoca della costruzione delle mura, la situazione attuale, i principali edifici storici giunti fino a noi. Tra le più note troviamo tre patrimoni Unesco: nell’immagine in basso Avila in Spagna (Unesco), poi Dubrovnik in Croazia (Unesco) e Carcassonne in Francia (Unesco).Murallas_de_Ávila

• Fai una ricerca sulla presenza di antiche strutture murarie nella città  in cui abiti o nel capoluogo della tua provincia o regione. Possibilmente recati a visitarle e illustra la tua relazione con immagini scattate da te.

 

 

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