L’apprendimento della geografia nasce dalle sorprese che riceviamo osservando il mondo. La geografia riesce a catturare l’attenzione degli studenti, rispondendo a ogni genere di curiosità sulla realtà che li circonda. Ma pone anche nuove domande, perché apre a orizzonti e scenari inesplorati.
La forte tensione verso il coinvolgimento e l’inclusione ci porta a evidenziare il ruolo delle immagini come strumenti didattici, a maggior ragione in una disciplina che ha il compito di rappresentare in modo puntuale la Terra e i suoi abitanti.
Molti contributi della pedagogia mettono in guardia da un uso puramente esornativo delle immagini, proponendone un utilizzo inclusivo e creativo. Prendiamo spunto per esempio dalle riflessioni di Angelo Vigo, docente esperto in educazione all’arte e all’immagine, ricavando qualche suggerimento dal testo Le immagini nella didattica per alunni con disabilità: la prima indicazione riguarda la necessità di «far uscire le immagini dallo stretto recinto di una funzione puramente decorativa» per ripensarle nella didattica come «strumenti di crescita» originali e formativi.
L’osservazione attenta di un’immagine è un esercizio efficace «per stimolare e soddisfare la curiosità, la voglia di capire, la ricerca di un significato» e l’interazione degli studenti con la disciplina, facilitando l’inclusione. Fotografie, video e illustrazioni possono così diventare «vicende aperte […] per meglio vedere e costruire il mondo».
Questi preziosi spunti sull’uso delle immagini nella didattica inclusiva possono aiutarci a formulare strategie per l’intera classe. E, in questo contesto, la scelta del libro di testo gioca un ruolo fondamentale. Proviamo a tratteggiare alcune strategie didattiche per l’impiego delle immagini seguendo il testo Senza Confini EXTRA, dove lo spazio per le immagini appare centrale fin dal primo sguardo.
1. Per iniziare: immergersi nella realtà
Fate osservare agli studenti immagini di grande formato dove risalti la vita quotidiana nella sua ricchezza. Utilizzate la LIM: proiettate un’immagine efficace del libro di testo e guidateli nell’individuare aspetti che tratterete nelle vostre lezioni. Di fronte a immagini confuse come quelle riprese in stazione o all’aeroporto, si possono comunque compiere e condividere delle riflessioni. Ci sono più adulti o giovani? Quali azioni compiono le persone che compaiono nelle immagini?
2. Cogliere la complessità del reale
La realtà presenta numerose sfaccettature, e dobbiamo abituare gli studenti a considerare diversi punti di vista. Preparateli a svolgere osservazioni e confronti con i materiali iconografici più adatti. Ma non travolgeteli con un eccesso di informazioni e immagini: scegliete con cura delle fotografie emblematiche per evidenziare somiglianze e contrasti.
3. Entrare nel vivo di cittadinanza e attualità con le graphic novel
Il linguaggio della graphic novel si presta a illustrare temi legati alla cittadinanza e all’attualità. L’ambientazione realistica, il linguaggio tipico del fumetto e la narrazione personalizzata favoriscono l’identificazione e stimolano l’aspetto emotivo dell’apprendimento. Una modalità di comunicazione coinvolgente sempre più utilizzata nella didattica della geografia. Tuttavia, il passaggio verso una rappresentazione matura e critica delle tematiche più scottanti dell’attualità va accuratamente accompagnato con un paziente lavoro di decodifica e preparazione: affiancate la lettura delle graphic novel alla lettura di articoli di giornale e alle ricerche su Internet; sollecitate la discussione in classe, e proponete lavori di drammatizzazione a partire dalle pagine a fumetti.
4. Leggere le trasformazioni
Le immagini sono uno strumento efficace per mostrare le evoluzioni di un fenomeno nel tempo e i cambiamenti dei principali scenari, e promuovere così la lettura dell’ambiente nella storia e lo sviluppo delle competenze geografiche.
Proponete il confronto visivo guidato di un territorio ieri e oggi, per scoprire e interpretare insieme le sue trasformazioni. Provate a compiere questo lavoro di confronto su scale diverse: dalla trasformazione di un piccolo nucleo abitato fino alle modificazioni a grande scala in un grande territorio. Anche gli strumenti digitali possono essere d’aiuto: in Google Earth, per esempio, grazie a un cursore si possono visualizzare immagini satellitari realizzate in momenti diversi.
5. Comunicare per immagini
La creazione o la selezione di immagini appropriate, infine, permette di aumentare l’efficacia di un’esposizione scritta o orale, per esempio per richiamare l’attenzione su un’emergenza o una minaccia per l’ambiente.
Chiedete agli studenti di osservare la pubblicità, i quotidiani, i muri della loro città e di riflettere sugli aspetti positivi e negativi dell’attualità utilizzando il linguaggio visivo. Fateli poi lavorare su un tema specifico, in modo che possano creare, da soli o in gruppo, delle slide digitali o un cartellone illustrato. In questo lavoro, come negli altri precedenti, non deve mancare il momento del confronto, la spiegazione e la condivisione delle finalità comunicative utilizzate.
Lorenzo Giudici
Senza Confini EXTRA – Un corso per vivere la Geografia
di Lorenzo Giudici