Sono milioni e milioni le persone costrette a fuggire dalla propria casa in cerca di un luogo sicuro. Nella Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra il 20 giugno, l’ONU invita tutti a partecipare alle manifestazioni di solidarietà.
Sulla pagina “l’Italia che sta dalla parte dei Rifugiati” del sito italiano della campagna “#WithRefugees” sono visualizzati gli eventi organizzati nel nostro Paese.
Ad operare a favore dei rifugiati è l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’agenzia fondata nel 1950 e che ha assistito oltre 60 milioni di persone ed ha ricevuto due volte (1954 e 1961) il premio Nobel per la pace.
Secondo il direttore, Filippo Grandi, primo italiano a ricoprire questo ruolo, siamo in un momento particolarmente difficile per l’ UNHCR: “E’ molto preoccupante e pericolosa la combinazione di molti conflitti e le conseguenti migrazioni forzate su larga scala, le nuove sfide rispetto al diritto d’asilo, il divario tra le risorse economiche e i bisogni umanitari, e la crescente xenofobia”.
La ricerca di una soluzione
Il problema dei profughi che cercano un rifugio fuggendo dal proprio Paese è una sfida che il mondo deve vincere per dare a tutti un futuro migliore. Non può ricadere soltanto su alcuni Stati, ma deve essere affrontato a livello globale.
Per questo il vertice delle Nazioni Unite del 19 settembre ha stilato la Dichiarazione di New York (pdf), un piano per migliorare il modo in cui la comunità internazionale risponde ai grandi movimenti di rifugiati e migranti oggi in atto (UNHCR, Unicef).
Su UNHCR la presentazione della dichiarazione da parte di Filippo Grandi con il video.
Quattro gli obiettivi da raggiungere:
- Diminuire la pressione sui Paesi ospitanti
- Migliorare la fiducia in se stessi dei migranti
- Coinvolgere altri Paesi per una responsabilità condivisa
- Aiutare i Paesi di origine per permettere un ritorno in condizioni di sicurezza e dignità
Gli Stati aderenti hanno sottoscritto alcuni importanti impegni verso i rifugiati, tra cui:
– Proteggere i diritti umani, promuovere la parità di uomini e donne e richiedere ai migranti una partecipazione attiva per la ricerca di soluzioni.
– Garantire a tutti un’educazione che faciliti l’inserimento.
– Prevenire la violenza sessuale e di genere.
– Sostenere i Paesi che ospitano un gran numero di rifugiati e migranti.
– Condannare la xenofobia nei riguardi di rifugiati e migranti.
– Migliorare l’assistenza umanitaria nei Paesi più colpiti.
La dichiarazione di New York prevede anche un piano concreto per raggiungere gli obiettivi. A breve una conferenza internazionale dovrà individuare principi e approcci comuni per permettere dal 2018 migrazioni regolamentate e ordinate che si atterranno a linee guida comuni. Un’attenzione particolare sarà data al trattamento dei bambini non accompagnati che aumentano di anno in anno. E inoltre si opererà per una ripartizione equa degli oneri e delle responsabilità (qui a lato profughi in arrivo a Lampedusa).
I campi profughi non risolvono la situazione: richiedono continui aiuti e costringono i rifugiati ad una vita senza speranza. La chiave per risolvere il problema dell’asilo ai migranti sta nel consentire a queste persone di raggiungere l’autosufficienza: i rifugiati devono prosperare, non sopravvivere (a lato bambini somali a scuola in un campo profughi in Kenya).
Molti possiedono competenze che possono essere utilizzate con profitto nei Paesi che li accolgono, mentre i bambini hanno necessità di poter accedere ad un’istruzione che consentirà loro l’inserimento nella società.
Fare Geo
Il sito italiano della campagna “#WithRefugees” invita a dare il proprio supporto: “Nella Giornata Mondiale del Rifugiato l’UNHCR celebra la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di rifugiati. Adesso è il momento di manifestare loro solidarietà in maniera concreta attraverso dei semplici gesti”. E queste le 4 proposte:
- Invia un messaggio di benvenuto ai rifugiati scattandoti una foto con il cartello #WithRefugees e postandolo sui tuoi social media.
- Partecipa ad una delle iniziative organizzate per la Giornata Mondiale del Rifugiato in tutta Italia.
- Incontra un rifugiato visitando un centro di accoglienza durante una giornata di “porte aperte”.
- Firma la petizione #WithRefugees.