Il “Council on Tall Buildings and Urban Habitat” (CTBUH), promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago, ha assegnato il premio come migliore architetture del mondo del 2015 al “Bosco Verticale” progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra), nel quartiere Porta Nuova Isola a Milano (ANSA, CTBUH).
Ogni anno viene scelto il miglior grattacielo di quattro aree (Americhe, Europa, Asia e australi, Africa e Medio Oriente) e infine viene assegnato il premio al migliore dei quattro. Quest’anno sono stati esaminati ottocento edifici di tutto il mondo e il grattacielo milanese, dopo aver vinto il premio per l’Europa, ha superato gli altri tre concorrenti aggiudicandosi il primo posto a livello mondiale. Sul sito del CTBUH sono presentati tutti gli edifici finalisti delle quattro aree.
Il bosco verticale ha battuto il “One World Trade Center”, New York, USA (Americhe), il “CapitaGreen”, Singapore (Asia e Australia) e il “Burj Mohammed Bin Rashid Tower”, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti (Africa e Medio Oriente), con la seguente motivazione: “Il Bosco Verticale è un esempio unico nell’utilizzo del verde in altezza e in proporzione. La “facciata vivente” dell’edificio, che incorpora numerosi alberi e oltre 90 specie di piante, svolge il ruolo di interfaccia attiva per l’ambiente circostante. Ciò che rende l’idea eccezionale è l’azione delle piante, che agiscono come estensione della copertura esterna dell’edificio. La giuria ha definito innovativa l’esplorazione della vitalità del verde su tali altezze“.
Iniziato a costruire nel 2012 nel nuovo centro direzionale di Milano, il Bosco Verticale, consiste in due torri residenziali di cui la più elevata (111 m) ha 27 piani, Su questa cui crescono circa 500 specie di piante. Veri alberi alti tra tre e dei metri che contribuiscono ad assorbire polveri e smog e a produrre ossigeno. A questi si affiancano erbe, fiori e piante rampicanti per una copertura equivalente a un ettaro di foresta.
Quello di quest’anno non è stato il primo riconoscimento ricevuto dal grattacielo milanese: lo scorso anno aveva già vinto il premio mondiale di Francoforte (International Highrise Award 2014) come grattacielo più innovativo del mondo.
Le città diventano sempre più verticali, con edifici che cercano di superare ogni record di altezza. La vittoria del grattacielo italiano, che non è certo da considerare molto elevato, su concorrenti come il “One World Trade Center”, il più alto edificio americano e quarto al mondo, mette in evidenza l’importanza di come debba essere lo sviluppo urbano del futuro. Non si può puntare soltanto sulla cementificazione: se le case diventano verticali, deve diventarlo anche il verde. Il bosco verticale dimostra come vegetazione ed edilizia si possono integrare e che anche i centri urbani possono essere “verdi”.
Il verde in città
Ieri, 21 novembre, è stata la “Giornata nazionale degli Alberi”, e gli alberi coprono oggi il 3% della superficie dei capoluoghi di provincia. Una percentuale che si spera aumenti rendendo le nostre città sempre più verdi.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti mette in evidenza l’importanza per lo sviluppo ecologico e sostenibile del verde urbano: “Il nostro verde, e quello delle città in particolare, contribuisce ad attenuare l’inquinamento; il verde urbano assorbe 12 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, quasi il 3% delle emissioni totali. La vivibilità del Pianeta è anzitutto vivibilità delle città; in questo contesto, il verde urbano è un esempio di sviluppo sostenibile oltre ad essere anche un valore culturale”.
Nel 2013 risultano a disposizione 32,2 m² di verde a per ogni cittadino, ma la quantità varia notevolmente da zona a zona. Nell’Italia settentrionale oltre il 40% dei capoluoghi dispone di una discreta superficie verde, mentre nelle regioni del sud la quantità disponibile cala notevolmente con parecchie città che offrono meno di 10 m², anche se in testa alla classifica si pone Matera, con 992 m² per abitante grazie al suo parco archeologico.
Fare Geo
Gli edifici verdi possono essere inseriti anche tra le vecchie case dei centri cittadini. A Torino è stata realizzata recentemente la “casa foresta” un edificio di cinque piani che sorge a pochi passi da centro e sfrutta il verde dei suoi terrazzi per risparmiare energia e acqua.
• Osserva le case della tua città e individua gli eventuali edifici “verdi”, con terrazzi e balconi ricchi di vegetazione. Fotografali e prepara un cartellone le immagini e la pianta della città. Collega ogni edificio al punto in cui sorge e allega una didascalia di commento.