Dalle piazze al web, uniti contro il razzismo

Dalle piazze al web, uniti contro il razzismo

“Accendi la mente, spegni i pregiudizi”. Questo lo slogan dell’XI settimana di azione contro il razzismo promossa in Italia dall’UNAR e dall’Anci dal 16 al 22 marzo.
Oltre 700 comuni coinvolti e, come recita il sito dell’UNAR (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), “più di 400 iniziative di sensibilizzazione organizzate in tutta Italia da enti locali, associazioni, scuole, università”.
Dibattiti, come quello organizzato a Bergamo il 19 marzo per parlare di discriminazione e islamofobia, o iniziative più concrete, come la presentazione dello sportello “Milano sono anch’io”, dedicato dall’amministrazione milanese alle seconde generazioni, “istituito per accompagnare i milanesi di seconda generazione, ragazze e ragazzi nati a Milano da genitori stranieri, nella richiesta di cittadinanza,” si legge sul sito del comune di Milano.
Capitale nazionale della settimana contro il razzismo è Reggio Calabria, ma naturalmente l’evento ha portata mondiale.

La settimana dal 14 al 22 marzo è stata, in tutta Europa, dedicata all'”Azione contro il razzismo” con un programma fitto e una diffusione capillare.
Tutto ciò si svolge in concomitanza con la giornata mondiale contro il razzismo, che cade il 21 marzo di ogni anno. Il sito dell’European network against racism riporta una carrellata di tutte le numerose iniziative organizzate.
Ma la sensibilizzazione passa anche dal web. Un’agenzia lituana di comunicazione ha realizzato un esperimento davvero toccante, e ci propone queste immagini:

Siamo in Lituania. Un giovane nero alle prese col suo tablet, chiede a degli sconosciuti di tradurgli dei messaggi ricevuti su facebook. “Sono appena arrivato in Lituania, dice, non conosco la lingua”. I messaggi sono dei volgari insulti razzisti, e tutti i “malcapitati”, ben disposti a dare una mano, restano sgomenti di fronte a quanto leggono. Le reazioni sono esemplari. C’è chi si rifiuta di tradurre, chi dice “lascia perdere, non è importante” o “non riesco a dirtelo guardandoti in faccia”. E chi, in definitiva, accetta di tradurre, ma, trattenendo a malapena le lacrime, chiede scusa per le parole appena tradotte.
Anche questo è un modo per “agire contro il razzismo” come ci invita a fare la campagna che, per quanto formalmente conclusa il 22 marzo, è bene mantenere viva e presente nel nostro quotidiano.

Per lavorare sul tema con la classe è possibile visionare il video “Razzismo all’italiana” del Terzo segreto di Satira, oppure utilizzare l’unità di apprendimento Pregiudizi e stereotipi sul sito parlezvousglobal.org.

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