Londra nel nuovo millennio sta cambiando con grande rapidità, lo dimostrano i dati. Da sempre la capitale inglese è stata una città cosmopolita che accoglieva genti provenienti da tutti i Paesi dell’Impero, ma oggi il fenomeno è in aumento. Dal censimento del 2011 (eseguito nell’Inghilterra e nel Galles) è emersa infatti una Londra nuova e ancor più multietnica, dove gli “inglesi bianchi” sono diventati una minoranza, passando dal 58% del 2001 al 45% di oggi (La Stampa).
Emblematica l’immagine del cambio della guardia a Buckingham Palace con un soldato Sikh che, al posto del tradizionale copricapo alto e nero, porta un turbante.
E camminando per le strade della capitale si sente parlare soprattutto polacco dagli operai che lavorano nei cantieri.
Il fenomeno non riguarda però solo Londra. Anche tutta l’Inghilterra e il Galles in questo decennio sono diventati più multietnici e gli immigrati, aumentati di 3 milioni, mostrano di essersi integrati nella comunità, pur mantenendo la propria identità e la propria cultura.
In questi due Stati del Regno Unito oggi vivono 7,5 milioni di persone nate all’estero, oltre il 13% della popolazione, che risulta aumentata di quasi 4 milioni, in gran parte immigrati provenienti dalla Polonia.
Il cambiamento registrato dal censimento è però a tutto campo e va al di là di questi dati. Infatti sta cambiando la struttura della la società. Cala la percentuale degli sposati (dal 50,9% al 46,6%), mentre sale quella dei single (da 8,2 a 9%) e delle coppie dello stesso sesso (0,2%).
Muta anche il credo religioso: i cristiani sono passati dal 71,7% al 59,3%, ma non per l’arrivo degli immigrati: l’aumento dei musulmani è stato limitato, 1,8% (dal 3 al 4,8%) e così quello degli indù (dalìl’1,1 al 1,5%). L’aumento maggiore riguarda i non credenti, saliti dal 14,8% al 25,1%.
Fare Geo
Visualizza i dati relativi alla diffusione delle religioni nel 2001 e nel 1011 con un grafico a tuo piacere.
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