Quali paesaggi, intorno a noi, ospitano la bellezza che vorremmo preservare per il futuro? Quali ambienti, invece, sono simbolo di un degrado che dobbiamo impegnarci a sconfiggere? In quali spazi si mettono in atto progetti per costruire una società più giusta e interculturale, e chi sono i loro protagonisti? Dove si trovano, invece, esempi di emarginazione su cui richiamare l’attenzione?
L’edizione 2019 del concorso “Fotografi di classe”, dal tema “Il Paese che vorrei. Scatti e immagini dal futuro dell’Italia”, propone di rispondere a queste domande utilizzando la fotografia. Promosso dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), si rivolge agli studenti delle classi di ogni ordine e grado, invitandoli a immaginare il Paese che vorrebbero vedere realizzato nel domani. Per farlo, dovranno osservare con occhio critico i luoghi in cui vivono, distinguendo ciò che ha un valore da conservare e trasmettere alle generazioni future da ciò che invece va denunciato e migliorato.
Rappresentare con le immagini il Paese in cui si vorrebbe vivere nel futuro costituisce una vera e propria azione di cittadinanza. Comporta, infatti, la consapevolezza che il territorio è un bene comune ambientale e culturale che va costruito insieme. Il concorso, inoltre, è un’occasione preziosa per svolgere con i ragazzi attività motivanti all’aria aperta, promuovendo lo spirito di osservazione e il talento artistico.
Presto saranno disponibili sui siti www.aiig.it, deascuola.it e www.patriadellabellezza.it suggerimenti didattici che le classi potranno consultare per avere maggiori elementi su cui lavorare.
Per partecipare bisogna inviare le immagini fotografiche all’indirizzo email concorsofotoaiig@gmail.com entro e non oltre il 20 aprile 2019, corredate dalla modulistica disponibile sul sito www.aiig.it.
Il concorso si svolge con il sostegno di Deascuola e Fondazione Italia Patria della Bellezza, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici, dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e di E20-Eventi.