Cosa significa adattarsi al clima che cambia

Cosa significa adattarsi al clima che cambia

Il cambiamento climatico è uno dei grandi temi all’ordine del giorno nell’agenda globale, impegna numerosi studiosi e anima quotidianamente i dibattiti dell’opinione pubblica. Per comprendere compiutamente questo fenomeno, ci affidiamo alla competenza e alla chiarezza di Luca Mercalli, climatologo, divulgatore scientifico e autore Deascuola.

Le strategie di azione contro i cambiamenti climatici sono due: la mitigazione e l’adattamento.

  • Mitigazione vuol dire ridurre la causa del riscaldamento globale, ovvero le emissioni di gas serra che derivano dai combustibili fossili e dalla deforestazione. Funziona soltanto se lo fanno tutti i Paesi del mondo, soprattutto quelli che emettono di più, come Cina, India, Stati Uniti. Se la riduzione la fa solo qualcuno, serve a poco.
  • L’adattamento è invece la realizzazione di processi e infrastrutture per ridurre il rischio di perdita di vite umane o di danni alle persone e alle cose. Benché rappresenti una sconfitta perché dà per scontato che il clima peggiorerà, ha almeno il vantaggio di produrre qualche risultato concreto nei luoghi dove lo si applica. L’adattamento, a dispetto della sua apparente benevolenza lessicale, implica sempre costi, rinunce e talora sofferenze.
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Alcuni esempi di strategie di mitigazione e adattamento per rispondere al cambiamento climatico.

Il caso francese

Circa un anno fa, gli abitanti del dipartimento del Pas-de-Calais, nella Francia settentrionale, sono stati bersagliati da eventi climatici estremi. Hanno avuto ben tre alluvioni in tre mesi, da novembre 2023 a gennaio 2024, e non hanno più voluto rientrare nelle loro case: “troppo stress, troppa angoscia, troppi dubbi”.

Dopo che il ­ fiume Basse Meldyck ad Arques o il ­fiume Aa a Blendecques aveva riempito le loro cucine con 1,2 metri d’acqua putrida che – a causa della prossimità del livello del mare – ha ristagnato per settimane, hanno ritenuto le loro case insicure e inadatte a ospitarli, specie in un futuro che vedrà l’aumento dei livelli marini e una maggior frequenza di piogge abbondanti.

Lo Stato francese ha attivato un dispositivo di acquisto a 240.000 euro delle case che hanno avuto danni per oltre la metà del valore dell’immobile, per poi abbatterle. Nove proprietari su dieci hanno voluto trasferirsi in luoghi più sicuri. È una forma di adattamento, ma non è una bella situazione!

Intanto in Italia…

Abbiamo visto anche noi scene simili in molti comuni dell’Emilia-Romag­na colpiti dalle alluvioni tra Bologna, Ravenna, Forlì e Cesena nel maggio 2023, e poi ancora nel settembre-ottobre 2024. In quelle occasioni non si è parlato di rilocalizzazione di quartieri e abbattimento degli edi­fici più esposti perché l’evento è stato percepito come raro ed eccezionale. Se però si dovesse ripresentare a breve termine come accaduto in Francia, si supererebbe quella soglia psicologica di stress che farebbe cambiare idea a molti abitanti sul loro futuro.

Per questo nel dicembre 2023 anche l’Italia, che è molto esposta agli eventi meteorologici estremi, ha ­ finalmente approvato, con un ritardo di quasi 10 anni, il PnaccPiano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Si tratta di 361 misure che vanno dall’agricoltura al turismo, dalla salute all’energia, per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Il problema è che per la maggior parte – ben 250 – si tratta di misure dette “soft”, ovvero che agiscono sulla consapevolezza, sull’informazione, sulla partecipazione. Poco concrete, fumose. Per quelle più sostanziali, come canali irrigui, acquedotti, protezione delle fasce costiere, vasche di laminazione contro le alluvioni, ci sono molti annunci ma nessun capitolo di spesa! Il rischio è che si tratti dell’ennesimo rapporto destinato a rimanere nel cassetto.

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Tratto dal mensile Consumatori dei soci Coop.
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Fare Geo

  • I segnali del cambiamento climatico sono sempre più evidenti: raccogli informazioni e dati sulle temperature medie degli ultimi anni in Italia e nel mondo, riportali in una slide e scrivi un commento generale di almeno 10 righe.
  • Elenca almeno 5 eventi meteorologici estremi e 5 corrispondenti misure di adattamento al cambiamento climatico.
  • Osserva l’ambiente in cui vivi: si sono verificati eventi meteorologici estremi? Che conseguenze hanno avuto? Quali sistemi di adattamento sono stati attuati? Che cosa si potrebbe fare per ridurre questi rischi?

La sostenibilità a scuola: Ascolta la Terra – Edizione azzurra, geografia per un futuro possibile di Deascuola

Ascolta la Terra – Edizione azzurra è un corso di Geografia per la Scuola secondaria di primo grado di Luca Mercalli e Matteo Di Napoli. La proposta didattica, caratterizzata dal taglio ambientale, è sostenuta da un’impostazione rigorosa, progettata per sollecitare l’apprendimento attivo.

La conoscenza dei fenomeni naturali e sociali viene stimolata dalle testimonianze dirette, dalle osservazioni sul campo e dalle puntuali riflessioni del climatologo Luca Mercalli, che puntano l’attenzione sull’importanza di adottare comportamenti responsabili, collettivi e individuali, per la salvaguardia del nostro Pianeta e dei suoi abitanti.

Il corso presenta schede di Educazione civica e schede sullo sviluppo sostenibile che si riferiscono agli obiettivi dell’Agenda 2030; contengono riflessioni per sollecitare comportamenti positivi, e spunti per la ricerca e il dibattito in classe. Tali attività richiamano il Quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità (greencomp).

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Scopri tutti i contenuti del nuovo corso di Geografia “Ascolta la Terra – Edizione Azzurra” per la Scuola secondaria di primo grado

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