Il futuro della calotta polare antartica non è minacciato soltanto dall’uomo, è la Terra stessa che sta accelerando il processo di fusione dei ghiacci. Questo quanto rivela lo studio condotto dall’università del Texas ad Austin (UTIG), pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas (ANSA, ReportingClimateScience).
Già da alcuni anni gli scienziati hanno rilevato che tutti i ghiacciai sulla costa del Mare di Amundsen si stanno riducendo ad un ritmo sempre più rapido, ma non si sapeva bene quale fosse la causa.
Adesso si è scoperto che il ghiacciaio Thwaites, uno dei più vasti, si trova adagiato sul una piattaforma rocciosa che assomiglia ad un piano di cottura riscaldato da una serie di fuochi. Sotto la regione occidentale della calotta che si affaccia sul Mare di Amundsen, infatti, si nasconde una vasta area vulcanica ricca di sorgenti termali calde che riscaldano la base del ghiacciaio facendola fondere. I ricercatori hanno rilevato che il calore emesso dal sottosuolo sotto il ghiacciaio varia a da un minimo di 100 milliwatt per metro quadro a 200 milliwatt per metro quadro negli “hotspot”, ben di più del valore medio terrestre che non arriva a 65 milliwatt per metro quadro (NatureWorlNews). Nell’immagine dell’Antartide qui a lato il rosso indica le zone in cui la fusione avviene più rapidamente.
L’immensa massa di ghiaccio soprastante può così scivolare in mare andando ad aumentare il volume degli oceani. Lo scioglimento completo del Thwaites potrebbe far salire il livello dei mari di 1-2 metri, contribuendo ad accelerare notevolmente il cambiamento climatico ormai già in atto.
I dati ottenuti dal monitoraggio effettuato nell’ultimo decennio hanno rivelato che ormai si è arrivati oltre il “punto di non ritorno”, lo scioglimento dei ghiacci della calotta antartica occidentale non si può più arrestare. Dopo la scomparsa del ghiacciaio Thwaites, le acque penetreranno nella zona interna continuando la fusione delle masse glaciali vicine. Al termine i mari si innalzeranno di tre metri.
Naturalmente il processo sarà lento, uno o due secoli per la prima fase, ma si tratta di tempi rapidissimi per i fenomeni geologici.
Fare Geo
• Osserva una carta dell’Antartide e individua la posizione del Mare di Amudsen e del ghiacciaio Thwaites. Ora ritrovali nell’immagine satellitare del continente riportata sopra: quale colorazione caratterizza la zona del ghiacciaio? Che cosa indica?
• L’immagine satellitare a lato riprende la lingua (visibile nella foto iniziale) che si sta staccando dalle propaggini del Thwaites. Riesci a riconoscerla? Da quale posizione pensi sia stata scattata la prima foto? Osserva bene le due immagini e descrivi ciò che ritieni stia accadendo.