Fotografi di classe: approfondiamo il concetto di turismo sostenibile

Fotografi di classe: approfondiamo il concetto di turismo sostenibile

Abbiamo chiesto a Monica Morazzoni, dell’Università IULM di Milano, dipartimento di studi classici, umanistici e geografici, di approfondire per noi il concetto di «turismo sostenibile».Un tema che assume una rilevanza di primo piano in questo 2017, dichiarato dall’ONU anno internazionale del turismo sostenibile. Questo contributo è anche uno stimolo di riflessione per le classi che intendono partecipare al concorso dell’AIIG «Centri storici e borghi d’Italia: bellezze singolari da valorizzare per un turismo sostenibile»,
.

Il turismo sostenibile: un concetto ampio

A cura di Monica Morazzoni

Il turismo sostenibile non è una specifica tipologia di turismo né un settore dell’industria turistica ma, al contrario, rappresenta un obiettivo che deve essere perseguito rispetto a tutti i tipi di turismo (ad esempio: marino, urbano, culturale, montano, sportivo, congressuale, rurale) e da tutti gli attori pubblici e privati che concorrono a formare l’offerta turistica, in accordo con quanto afferma l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) nella definizione pubblicata nel 2004: “Le linee guida e le pratiche di gestione dello sviluppo sostenibile del turismo sono applicabili a tutte le forme del turismo e a tutti i tipi di destinazioni, compreso il turismo di massa e i vari segmenti del turismo di nicchia”.
La puntualizzazione in merito al significato dell’espressione turistica sostenibile è necessaria poiché, con una certa frequenza, essa viene impropriamente impiegata per definire una nuova forma di pratica turistica altrimenti definita con il termine di ecoturismo che, invece, descrive una particolare tipologia di turismo ambientale; mentre altre volte, il termine è confuso con l’espressione turismo responsabile, impiegato per indicare nuove forme che si sono sviluppate recentemente e che afferiscono a un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza di sé e delle proprie azioni, delle realtà dei paesi di destinazione, della possibilità di una scelta meditata, quindi diversa. Il turismo responsabile è, infatti, un viaggiare che va incontro alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Un viaggiare che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità, tolleranza. L’espressione turismo sostenibile, invece, indica un processo più ampio, che prevede una gestione globale delle risorse per assicurarne la redditività, consentendo la salvaguardia del capitale naturale e culturale e favorendo processi di sviluppo locale di lungo periodo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il turismo sostenibile dovrebbe:

  • fare un uso ottimale delle risorse ambientali, che costituiscono l’elemento chiave dello sviluppo del turismo, mantenendo i processi ecologici essenziali e contribuendo a conservare le risorse naturali e la biodiversità;
  • rispettare l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio culturale materiale e immateriale, così come i valori tradizionali, e contribuire alla comprensione interculturale e alla tolleranza;
  • assicurare operazioni economiche praticabili e di lungo termine, provvedendo alla equa distribuzione dei benefici socio-economici tra tutti i portatori di interesse, incluso impieghi stabili e opportunità di guadagno e di fruizione di servizi sociali per le comunità ospitanti, e contribuendo ad alleviare la povertà.

Lo sviluppo turistico sostenibile si configura quindi come un processo guidato che prevede una gestione globale delle risorse per assicurarne la redditività, consentendo la salvaguardia del capitale naturale e culturale. Dunque, il concetto si riferisce ad un turismo capace di durare nel tempo, mantenendo i suoi valori quali-quantitativi, cioè suscettibili di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti, senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno.

Fare Geo

• Osserva il piano d’azione indicato nella “Carta di Lanzarote” (la Carta per un turismo sostenibile elaborata nel 1995 dalla Conferenza mondiale sul turismo sostenibile) e prepara una serie di disegni che visualizzino le sei indicazioni riportate nella conclusione.

• Molte istituzioni italiane hanno optato per un turismo sostenibile. Fai una ricerca sulle possibilità offerte nella tua regione e prepara un manifesto che le pubblicizzi. In Liguria, ad esempio, il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette.

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