Geofacile #07 - I biomi

Geofacile #07 - I biomi

Proseguiamo la serie di contributi pensati per la didattica inclusiva nella scuola secondaria di primo grado sui principali argomenti di base della geografia. Per ognuno presentiamo proposte e strumenti per fare lezione, costruire un glossario semplificato, concettualizzare, ripassare e verificare.

Sono materiali utili per costruire un percorso didattico dedicato, da svolgere a distanza o in presenza. Al termine di ogni contributo vengono forniti esercizi digitali da svolgere attraverso l’applicazione Google Moduli e un documento stampabile e modificabile che riporta i contenuti della lezione.

Che cosa sono i biomi

Sulla Terra ci sono diverse fasce climatiche (gruppi di climi). Ogni clima ha valori specifici di temperatura e precipitazioni e una sua vegetazione caratteristica. 

Il bioma (o ambiente naturale) di una zona geografica è legato al clima specifico di quell’area ed è composto da una vegetazione caratteristica e dalla fauna che ci vive.

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Le fasce climatiche, a cui corrispondono diversi biomi.

Le foreste

Ricoprono oltre la metà della superficie terrestre e crescono in ogni fascia climatica, con caratteristiche differenti.

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La foresta pluviale (o equatoriale) è tipica della fascia climatica tropicale vicina all’Equatore, dove il clima è umido e le piogge sono abbondanti tutto l’anno (c’è una sola stagione).

È caratterizzata da una vegetazione molto fitta e rigogliosa, con alberi molto alti (fino a 60 metri): è l’ambiente con la massima biodiversità al mondo.

Nell’immagine: la fitta vegetazione della foresta amazzonica, in Brasile.

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La foresta tropicale si estende nella regione tropicale, dove si alternano una stagione più umida e una più secca.

È meno fitta della foresta equatoriale e ha formazioni più aperte, che lasciano filtrare la luce fino al terreno.

Nell’immagine: una foresta tropicale nell’isola di Sumatra, in Indonesia.

Nel Sudest asiatico, le due stagioni (umida e secca) dipendono dal movimento dei venti (monsoni): quando i venti soffiano dall’oceano verso la terraferma (estate), portano grandi piogge e le foreste sono più rigogliose; quando soffiano verso l’oceano (inverno) il clima è più secco.

Le foreste di questa zona vengono chiamate anche foreste monsoniche.

Nell’immagine: lo schema dei movimenti stagionali dei monsoni nel Sudest asiatico.

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La foresta boreale, come dice il nome, si trova nell’emisfero Nord (boreale). È tipica dei climi freddi e umidi di Europa, Asia, America settentrionale. Nei Paesi del Nord si chiama taiga.

È costituita da conifere, cioè pini, abeti e larici.

Nell’immagine: paesaggio nella zona dei Monti Saiani, nella SIberia del Sud (Russia).

I deserti

Sono grandi distese aride che si estendono nella zona dei Tropici (del Cancro e del Capricorno). Qui le piogge sono molto rare o assenti, e quindi le specie vegetali e animali sono molto scarse.

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I deserti caldi si trovano nelle zone tropicali e sono caratterizzati da temperature molto calde di giorno e molto fredde di notte (escursione termica giornaliera).

Nell’immagine: il deserto del Sahara, in Marocco.

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I deserti freddi si trovano nelle fasce di clima temperato e hanno temperature variabili a seconda della stagione: gli inverni sono freddissimi e possono arrivare a -40 °C (escursione termica stagionale).

Nell’immagine: il deserto del Gobi, nella provincia del Gansu, in Cina.

Savana

Occupa le zone meno aride di transizione tra i deserti e le foreste pluviali (quindi tra i Tropici e l’Equatore).

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La savana è caratterizzata da immense
praterie d’erba, dove crescono pochi alberi, resistenti ai climi secchi e alla siccità (baobab, acacie).

Nell’immagine: il Parco Nazionale del Serengeti, in Tanzania.

I biomi temperati

Si estendono nella fascia che va dai Tropici fino ai Circoli Polari. Sono caratterizzati dall’alternarsi di quattro stagioni.

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Gli ambienti temperati caldi sono quelli più vicini ai Tropici. Hanno estati calde, con poche piogge.

Un esempio è la macchia mediterranea, che occupa il bacino del Mar Mediterraneo e presenta una vegetazione bassa, composta da cespugli e arbusti.

Nell’immagine: la costa nei pressi di Palinuro, nel Cilento (regione Campania, in Italia).

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Gli ambienti temperati atlantici occupano le coste dell’oceano Atlantico. Hanno piogge e venti abbondanti.

La vegetazione è costituita da foreste di latifoglie (querce, faggi…). A volte si estendono le brughiere, aree di cespugli e arbusti.

Nell’immagine: le scogliere di Étretat, in Normandia (Francia).

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Gli ambienti temperati continentali si trovano nelle aree interne ai continenti. Le stagioni sono molto diverse tra loro: estati molto afose, inverni molto rigidi.

Un esempio è la prateria, una vasta distesa
ricoperta di erbe basse o di arbusti e cespugli (pampas dell’America del Sud, steppe della Russia e dell’Asia Centrale).

Nell’immagine: la pampa nel comune di Uruguaiana, in Brasile.

I biomi freddi

Si estendono oltre i Circoli Polari e sono caratterizzati da temperature molto rigide (fino a -60 °C). Qui immensi ghiacciai ricoprono le distese di terra e acqua.

Quando il ghiaccio si estende sulla superficie del mare, si ha la banchisa: se la banchisa si rompe, si formano gli iceberg, grandi masse di ghiaccio galleggianti sull’acqua.

Sulla terraferma, invece, il ghiaccio forma il cosiddetto permafrost, un suolo perennemente gelato.

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L’Antartide occupa la parte estrema dell’emisfero Sud e si sviluppa attorno al Polo Sud.

È il posto più freddo della Terra ed è molto inospitale: le precipitazioni (sotto forma di neve) sono molto scarse e i venti violentissimi.

Nell’immagine: tramonto sul deserto ghiacciato dell’Antartide.

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L’Artide occupa la parte estrema dell’emisfero Nord e si sviluppa attorno al Polo Nord e al Mar Glaciale Artico.

Nell’immagine: la massa ghiacciate di un iceberg nel Mar Glaciale Artico.

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La tundra è l’ambiente immediatamente a ridosso dell’Artide. È costituito da aree spoglie e deserte, prive di alberi e caratterizzate da muschi e licheni.

Nell’immagine: la spoglia distesa della tundra nell’Artide.


Le parole dei biomi

  • Nella fascia tropicale (fra l’Equatore e i Tropici), l’ambiente tipico è la foresta pluviale (equatoriale), con una vegetazione ricca e prospera. Nella stessa fascia, dove il clima tropicale è attenuato, si estende la savana.
  • Ai Tropici, dove il clima è arido e caldo, l’ambiente tipico è il deserto; dove è umido c’è la foresta tropicale.
  • Nelle fasce di clima temperato (tra i Tropici e i Circoli Polari), si trovano ambienti diversi a seconda delle condizioni del luogo: foreste, macchia mediterranea, praterie, steppe.
  • Nelle fasce fredde, i biomi tipici sono la foresta boreale o taiga, la tundra e le aree con ghiacci perenni.
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La mappa concettuale dei biomi

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Che cosa so sui biomi

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