Proseguiamo la pubblicazione dei contributi per la didattica inclusiva nella Scuola secondaria di secondo grado sui principali argomenti di base della geografia.
Ogni articolo presenta contenuti e strumenti utili per organizzare una lezione, assimilare un glossario semplificato, concettualizzare, ripassare e verificare.
I materiali proposti intendono costruire un percorso didattico completo, corredato da esercizi digitali (attraverso l’applicazione Google Moduli) e da un documento stampabile e modificabile che riporta i contenuti della lezione.
Che cos’è la cultura?
La cultura è l’insieme dei modi di vivere, di pensare e comunicare di un gruppo di persone. Beni e valori culturali comprendono: la lingua, la religione, le leggi, le usanze, il cibo, le opere d’arte, i monumenti, i paesaggi ecc. La cultura di un gruppo umano si apprende e cambia nel tempo. Il bagaglio culturale si trasmette da una generazione alle successive e cambia continuamente grazie all’evoluzione di scienza e tecnologia e al contatto con altri gruppi umani.
Grazie alla cultura, una comunità si sente un unico popolo (costruisce la propria identità) e trasmette i suoi valori alle generazioni future.
La cultura comprende: la lingua, la religione, le leggi, l’arte, le usanze, il cibo ecc.
Le lingue nel mondo
La lingua è una delle fondamentali caratteristiche culturale di un popolo. Attraverso le lingue gli uomini comunicano tra loro, esprimono sentimenti, trasmettono conoscenze e tramandano usanze e tradizioni.
Nel mondo le lingue sono oltre 7000 e sono divise in grandi “famiglie”:
- le lingue indoeuropee: originarie dell’Asia centrale, si trovano in India e in Europa;
- le lingue dravidiche: nate nell’Iran orientale, oggi si parlano soprattutto nell’India meridionale (tamil);
- le lingue uralo-altaiche: diffuse soprattutto nell’Asia centrale (turco) e orientale (giapponese, mongolo), ma anche in Europa (ungherese, finlandese);
- le lingue semitiche: originarie del Medio Oriente (arabo, ebraico), si diffondono nel Nordadfrica;
- le lingue sino-tibetane: sono parlate nell’Asia orientale, per esempio il cinese;
- le lingue austronesiane: nate nell’Asia sud-orientale, si affermano in Madagascar e nell’Isola di Pasqua;
- le lingue nilo-sahariane: sono diffuse in varie regioni dell’Africa orientale;
- le lingue niger-kordofaniane: si parlano nell’Africa centrale e meridionale.
Le lingue in Europa
In Europa oltre il 90% delle lingue fa parte della famiglia indoeuropea. Nel corso dei secoli sono nati anche alcuni gruppi linguistici che non appartengono a questa famiglia.
Le lingue più parlate
Le lingue più parlate sono quelle delle aree più popolose, come il cinese mandarino (Cina) o l’hindi (Penisola Indiana) e quelle diffuse in diversi continenti, come lo spagnolo (Europa e America Latina) e l’arabo (Africa settentrionale e Penisola Arabica). Anche l’inglese è tra le lingue più parlate nel mondo grazie anche al predominio della cultura degli Stati Uniti e alla diffusione di Internet.
Le minoranze linguistiche
In alcuni Paesi vivono piccoli gruppi di persone che hanno caratteristiche linguistiche diverse da quelle della maggior parte della popolazione. Si chiamano “minoranze linguistiche“. In Europa, esempi di minoranza linguistica sono i tedeschi dell’Alto Adige (Italia) e i catalani in Catalogna (Spagna).
Nella foto: a volte le minoranze linguistiche rivendicano la propria indipendenza dallo Stato in cui vivono, come per esempio i catalani in Spagna.
Le religioni nel mondo
Un altro elemento fondamentale della cultura di un popolo è la religione, cioè l’insieme di credenze e riti che mettono l’essere umano in relazione alla divinità o a ciò che ritiene “sacro”. Accanto ai credenti, però, esiste un numero di atei, ovvero chi non crede nell’esistenza di alcuna divinità.
L’importanza delle religioni
Le religioni influenzano il modo di vivere dei popoli: indicano regole di comportamento per la vita quotidiana dei singoli e della comunità.
Inoltre, le religioni influenzano l’organizzazione del territorio con la costruzione di edifici di culto.
Nella foto: una moschea e una chiesa cristiana a Beirut, in Libano.
Le religioni principali
Le religioni si dividono in
- monoteiste, fondate sulla credenza in una sola divinità;
- politeiste, fondate sulla credenza in più divinità.
La religione più diffusa al mondo per numero di fedeli è il cristianesimo, seguito dall’islam. Molto diffusi sono anche l’induismo, il buddismo e i culti animisti (culti tradizionali che credono nei poteri soprannaturali di animali, oggetti, fenomeni).
L’ebraismo
L’ebraismo è la più antica religione monoteista. Nella storia dell’umanità gli ebrei hanno subito molte persecuzioni (per esempio, lo sterminio nella Seconda guerra mondiale per mano dei nazifascisti).
Oggi gli ebrei sono presenti in circa 100 Paesi. In maggioranza vivono nello Stato di Israele, ma ci sono grandi comunità anche negli Stati Uniti e in Russia.
Nella foto: fedeli pregano al Muro del pianto a Gerusalemme.
Il cristianesimo
Il cristianesimo nasce dall’Ebraismo in Palestina e si diffonde poi in gran parte del mondo. Oggi è la religione più diffusa al mondo per numero di fedeli.
Esistono tre confessioni:
- i cattolici, presenti in Europa, in America Latina e nelle Filippine;
- gli ortodossi, nell’Europa balcanica e orientale, in Egitto, Etiopia ed Eritrea (copti);
- i protestanti, nell’Europa centro-settentrionale, in Nordamerica e in Oceania.
Nella foto: il pane, il vino, la croce e la Bibbia sono i simboli del cattolicesimo.
L’islam
L’islam nasce nella Penisola Arabica con la predicazione del profeta Maometto. Si diffonde nell’Africa settentrionale e sahariana, e in Asia.
I musulmani si dividono in:
- sunniti: la maggioranza dei fedeli e credono nella Sunna, il testo sacro che stabilisce le regole religiose e di comportamento;
- sciiti: seguaci di Alì, il genero di Maometto; oggi prevalgono solo in Iran, Iraq, Bahrein e Pakistan.
Nella foto: un momento di preghiera all’interno di una moschea islamica.
L’induismo e il buddismo
L’induismo è una religione politeista: gli induisti credono nei Veda, antichissimi libri sacri, e nelle divinità Brahma, Vishnu e Shiva. È diffuso in Asia meridionale, in particolare in India, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka, Buthan, Malesia, Singapore, Indonesia.
Il buddismo è nato dagli insegnamenti di Siddhartha Gautama, l’Illuminato (Budda). Non prevede divinità da venerare ed è soprattutto una dottrina morale. È diffuso soprattutto nel Sudest asiatico.
Nella foto: le principali divinità induiste.
Il glossario di popoli e culture
CULTURA. L’insieme di conoscenze, atteggiamenti e valori attraverso cui una comunità costruisce la propria identità (lingua, religione, leggi, tradizioni…). Interessa anche gli aspetti della vita materiale, come il cibo, le opere d’arte, i monumenti, i paesaggi.
POPOLO. Una comunità di individui che appartiene allo stesso gruppo etnico (etnia) e condivide un medesimo sentimento di identità, basato su elementi culturali come la lingua, la religione, le tradizioni, la storia comune.
LINGUA. Lo strumento che serve agli esseri umani per comunicare tra loro, esprimere sentimenti, trasmettere conoscenze e tramandare tradizioni.
RELIGIONE. L’insieme di credenze e riti che mette l’essere umano in relazione con la divinità e il sacro.
La mappa concettuale di popoli e culture
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