I numeri della Geografia #7 - Chi produce più microchip nel mondo?

I numeri della Geografia  #7 - Chi produce più microchip nel mondo?

Proseguiamo la serie di contributi dedicata al commento e alla lettura di dati geografici, pensati per accompagnare gli studenti e le studentesse alla scoperta di temi importanti per lo studio della Geografia. Nei numeri e nei dati più recenti cerchiamo risposte per esplorare i rapporti tra umanità e ambiente, cultura, economia e sostenibilità, pronti a trovare delle sorprese piccole e grandi.

Gli smartphone, i computer, i server dei data center, le automobili, alcuni elettrodomestici funzionano tutti grazie ai microchip, piccolissimi oggetti fatti di materiale semiconduttore (solitamente silicio) su cui vengono stampati migliaia o miliardi di minuscoli circuiti elettronici. Oggi praticamente tutti gli oggetti tecnologici che usiamo hanno dentro di sé un chip. Tutto ciò rappresenta un’affascinante sfida scientifica, che investe ogni aspetto della nostra vita moderna, e al tempo stesso un enorme business economico.


IL DATO

1000 miliardi

Ogni anno, nel mondo, si vendono oltre 1000 miliardi di microchip, una cifra che corrisponde a circa 140 chip per ogni persona sul pianeta! E la produzione di microchip ha registrato una crescita esponenziale: entro la fine di questo decennio si prevede che questo numero raddoppierà per soddisfare le esigenze di utilizzo dei microchip in ogni settore (in particolare oggi c’è un significativo aumento della domanda per chip per l’intelligenza artificiale).

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Percentuali relative all’utilizzo dei microchip (Fonte World Semiconducrtor Trade Statistic via lab24.ilsole24ore.com)

Che produce più microchip?

Se consideriamo la capacità di produzione effettiva di microprocessori per il mercato globale, TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) è l’azienda che produce il maggior volume di chip. Secondo i dati relativi al 2024, TSMC detiene una quota di mercato dominante, oltre il 60%, nel settore delle fonderie (le fabbriche di chip). Questa azienda è riuscita a dominare il mercato grazie alla sua capacità di utilizzare tecnologie produttive molto avanzate.

Per comprendere lo strapotere dell’azienda taiwanese, basti pensare che nello stesso periodo Samsung Foundry (Corea del Sud) si è classificata al secondo posto con una quota molto inferiore, corrispondente al 10%.

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Le quote di mercato delle aziende produttrici di microchip a livello globale. Spicca la supremazia della taiwanese TSMC (Fonte: Trendford via JP Morgan)

Altre società rivestono un ruolo importante nel mondo dei chip. Se infatti consideriamo le aziende che progettano e commercializzano i propri microchip (indipendentemente da chi li produce fisicamente), aziende statunitensi e coreane sono tra i maggiori attori del mercato:

  • Intel (microprocessori CPU per PC e server);
  • Nvidia (chip per l’intelligenza artificiale);
  • Samsung (processori per smartphone e chip di memoria);
  • Qualcomm (chip per la comunicazione mobile);
  • AMD (processori CPU).

Nuovi equilibri mondiali?

I dati esposti finora testimoniano che la rapida evoluzione del mercato dei semiconduttori registra oggi una crescente importanza delle regioni asiatiche (Taiwan, Corea del Sud, Cina). D’altra parte, giganti come gli Stati Uniti, che oggi in termini di fatturato occupano circa la metà del mercato globale, sono destinati a diminuire sensibilmente la loro presenza: da circa il 50% nel 2000 al 36% nel 2030.

L’attuale situazione e le proiezioni dimostrano un significativo rimodellamento del mercato dei semiconduttori, che rivestirà una crescente importanza strategica nelle dinamiche economiche e geopolitiche del futuro.

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Quote di mercato per Paese (Fonte SIA & Esia via lab24.ilsole24ore.com)

E l’Europa?

In Europa, il panorama della produzione di microchip è un po’ diverso rispetto ai giganti globali come TSMC e Samsung, che dominano le fonderie più avanzate. L’Europa ha infatti una forte presenza in settori specifici dei semiconduttori, come i chip per l’automotive e IoT (Internet of Things). Le aziende più forti hanno sede nei Paesi Bassi e in Germania:

  • STMicroelectronics (ST) è una multinazionale franco-italiana con sede legale nei Paesi Bassi. È uno dei maggiori produttori mondiali di semiconduttori, con una forte presenza in settori come l’automotive, l’elettronica di consumo, l’industria e la comunicazione;
  • Infineon Technologies (Germania) è il più grande produttore di semiconduttori in Germania ed è leader mondiale nei semiconduttori di potenza e nei chip per l’industria automobilistica, nonché per l’IoT;
  • NXP Semiconductors (Paesi Bassi), in origine parte di Philips, è un’azienda leader nei semiconduttori per l’automotive (sicurezza, connettività), soluzioni per l’IoT e infrastrutture.

C’è un altro aspetto interessante nel panorama dei microchip in Europa. Qui infatti svolgono la loro produzione aziende che non producono direttamente microchip, ma realizzano le apparecchiature e le infrastrutture necessarie per preparare i semiconduttori. È il caso di ASML (Paesi Bassi), l’azienda quasi monopolista delle macchine per litografia EUV (Extreme Ultraviolet), essenziali per produrre i chip più avanzati.

Lo sforzo legislativo dell’Unione Europea

Con l’European Chips Act l’Unione Europea ha adottato una legge per rafforzare la sua posizione e indipendenza nel settore dei microchip. Per raggiungere questi obiettivi, l’Act prevede investimenti significativi (oltre 43 miliardi di euro) per sostenere la costruzione di nuove fabbriche di chip (megafab), progetti di ricerca e sviluppo, e la creazione di un ecosistema europeo più robusto e resiliente nel campo dei semiconduttori.

L’UE mira a sviluppare la sua quota nella produzione globale di chip, portandola al 20% entro il 2030, con l’intento di ridurre la dipendenza da pochi fornitori esterni (principalmente asiatici) ed evitare shock nella catena di fornitura.


Fare Geo

  • Non lo sappiamo, ma… siamo circondati da microchip! Tra gli oggetti presenti in casa, Individuate quali includono dei microchip. Poi stendete una lista
  • Come è fatto un microchip? Con una ricerca online, informatevi sulla sua struttura e sui principi basilari del suo funzionamento. Distinguete anche i principali tipi di microchip in base alle loro funzioni specifiche.
  • I microchip vengono prodotti anche in ltalia. Trovate le sedi italiane delle aziende multinazionali che producono chip. Nel nostro Paese si trovano anche impianti produttivi o solo centri di ricerca e sviluppo?
  • In classe confrontatevi e cercate di rispondere a questa domanda: perché i governi si preoccupano così tanto dei microchip?

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