Oggi suona la sveglia di bordo per la sonda spaziale Rosetta che, dopo due anni e mezzo di sonno, deve riprendere il suo lungo viaggio verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (ANSA, Focus), a centinaia di milioni di chilometri dal nostro pianeta.
A novembre, infatti, è previsto l’atterraggio di Rosetta sulla superficie ghiacciata della cometa: sarà la prima volta che un veicolo umano si poserà sul suolo di una cometa per perforarlo e raccogliere il materiale di cui è formato. Questo permetterà agli scienziati di scoprire di più sul Sistema Solare e sulla sua origine. Il nome della sonda, “Rosetta” è stato scelto il ricordo della “stele di Rosetta” che ha permesso di decifrare i geroglifici egizi, così come questa sonda ci permetterà di scoprire i segreti delle comete. E al piccolo lander che scenderà sulla superficie per eseguire il carotaggio è stato dato il nome di “Philae”, in ricordo dell’obelisco scoperto sull’isola che ha aiutato gli archeologi a decifrare la stele di Rosetta.
Il risveglio della sonda richiede tempo e ci vogliono alcune ore prima che sia in grado di riprendere i contati con la Terra. Si prevede che possa inviare il primo segnale fra le 18,30 e le 19,30 (ora italiana), e, data la distanza, il segnale impiegherà parecchi minuti prima di arrivare a destinazione. Solo in serata sapremo quindi se la sonda si è svegliata ed è in grado di proseguire con la sua missione secondo il programma previsto.
La missione Rosetta
L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha deciso di lanciare la sonda Rosetta (ASI), nell’ambito della missione Cornerstone (programma ESA Horizon 2000 dedicata all’esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare) in seguito agli interrogativi rimasti senza risposta dopo le scoperte effettuate nel 1986 con la missione Giotto (sempre dell’ESA), diretta verso la cometa di Halley.
La sonda Rosetta avrebbe dovuto partire nel 2003 diretta verso la Cometa 46P/Wirtanen che avrebbe raggiunto dopo 9 anni di viaggio, ma il fallimento del lancio dell’Ariane 5 nel dicembre 2002 ha fatto cambiare i programmi. Il lancio venne rimandato di un anno e la meta cambiata.
Il tempo di viaggio verso la nuova cometa, 67P/Churyumov-Gerasimenko, si è allungato a 10 anni, ma lo scopo della missione è rimasto inalterato. La speranza è anche quella di trovare tracce di sostanze organiche per poter constatare che può esistere la vita oltre la Terra (su Repubblica sono disponibili numerose immagini).
La sua traiettoria l’ha portata a sorvolare inizialmente tre volte la Terra e una volta Marte per sfruttare l’effetto fionda dovuto alla gravità dei pianeti, risparmiando così peso e carburante.
Le tappe
• 2-marzo-2004: Lancio della sonda dalla base di Kourou, nella Guyana Francese. La scelta della Guyana come base di lancio dell’ESA è dovuta alla sua bassa latitudine (ESA).
• 4 marzo 2005: Primo sorvolo della Terra • 25 febbraio 2007: Sorvolo di Marte
• 13 novembre 2007: Secondo sorvolo della Terra
• 5 settembre 2008: Sorvolo dell’asteroide 2867 Šteins, un piccolo asteroide che risulta avere la forma di un diamante e la classe spettrale E poco comune.
• 13 novembre 2009: Terzo sorvolo della Terra: adesso la sonda può lanciarsi verso l’esterno del Sistema Solare.
• 10 luglio 2010: Sorvolo dell’asteroide 21 Lutetia, di circa 100 km di diametro.
E’ l’unico asteroide di classe spettrale M visitato da una sonda spaziale.
• giugno 2011: La sonda entra in ibernazione
• 20 gennaio 2014: La sonda si risveglia
• maggio 2014: Avvicinamento alla cometa e collocazione della sonda come satellite della cometa
• agosto 2014: Mappatura della cometa
• novembre 2014: Atterraggio del lander sulla cometa
• agosto 2015: La cometa raggiunge il perielio: massimo avvicinamento al Sole
• dicembre 2015: Termine della missione
Il contributo dell’ASI
L’Italia ha dato un contributo sostanziale alla realizzazione della sonda Rosetta: l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ha realizzato VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer), lo spettrometro ottico ed infrarosso che analizzerà il materiale, GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator), che misurerà numero, massa, quantità di moto e velocità di distribuzione dei grani di polvere nell’ambiente vicino alla cometa, WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS (lo strumento di raccolta immagini), mentre sul lander Philae sono italiani il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni SD2 e il sottosistema Solar Array con i pannelli solari. Osserva il video con il racconto della missione realizzato dall’ASI.
Fare Geo
• Nei prossimi mesi segui su internet il proseguimento della missione della sonda Rosetta e stila un diario.
• Fai una ricerca su che cosa sono le comete e da quali materiali si ritiene che siano formate.