Il 22 maggio è la Giornata Internazionale della Biodiversità, istituita dall’ONU nel 1993.
Inizialmente si celebrava il 29 dicembre, ma nel 2000 la data è stata spostata a maggio nel giorno in cui nel 1992 a Nairobi è stata adottata la “Convenzione sulla diversità biologica” (CBD).
Inoltre siamo nel decennio 2011-2020, dichiarato dall’ONU “Decennio della Biodiversità”.
Il tema di quest’anno, “Biodiversità e turismo sostenibile”, si collega alla designazione del 2017 come “anno internazionale del turismo sostenibile”.
Il turismo, condotto con criteri che rispettino l’ambiente, può contribuire alla protezione del territorio e alla salvaguardia delle specie a rischio di estinzione.
Il ritmo di estinzioni ha infatti raggiunto livelli elevatissimi. Il rapporto del WWF segnala la riduzione avventa tra il 1970 1 il 2012 di oltre la metà dei vertebrati, con la scomparsa del 38% dei mammiferi, dell’81% dei rettili e del 36% dei pesci.
E’ in atto la “sesta estinzione di massa” e la colpa è dell’uomo. Quattro le cause principali:
- La perdita degli habitat e degrado dell’ambiente.
- I sistemi di alimentazione di alto impatto sull’ambiente naturale.
- Il cambiamento climatico che modifica il tipo di ambiente.
- Lo sfruttamento eccessivo della fauna selvatica (caccia e pesca).
Tra gli ambienti più a rischio la Grande barriera corallina australiana. Gli eventi climatici estremi che si sono già verificati negli ultimi anni hanno provocato gravi danni. Nel 2016 il 90% dei coralli ha subito processi di sbiancamento e il 20% è morto. Il più grave episodio dopo quelli del 1998 e del 2002 (National Geographic con video).
La biodiversità in Italia
L’Italia è ricca di biodiversità, sia sul suo territorio sia nelle sue acque. I dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale) indicano che “l’Italia è il Paese europeo che in assoluto presenta il più alto numero di specie; in particolare, essa ospita circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti in Europa”.
Le specie animali presenti in Italia sono circa 58.000 specie, di cui quasi cinquemila quelle endemiche. La maggior parte è costituita da artropodi, soprattutto insetti. Secondo quanto emerso dalla ricerca compiuta da botanici dell’Università di Pisa e del Centro ricerche floristiche dell’Appennino, le piante endemiche sono 1371, metà in Sicilia e Sardegna, il 19% della flora italiana (Il Corriere). A lato il Carabus olympiae, endemico della Valsessera (Piemonte), e il Linum Katiae una nuova specie endemica della Calabria.
Nel nostro Paese e in tutto il Mediterraneo sono ormai alcuni anni che il turismo sostenibile viene in aiuto della biodiversità: risale al 2013 il progetto europeo “Biodiversità e turismo sostenibile nel Mediterraneo, quando le aree protette fanno squadra” guidato da Federparchi che “punta a creare un modello “mediterraneo” di pianificazione partecipata per il turismo rispettoso della natura”.
Venti le aree coinvolte.
In Italia vi sono 14 riserve della biosfera (MAB), le aree naturali protette mirate al mantenimento e alla salvaguardia della biodiversità, sia terrestre sia marina.
Nell’immagine di apertura un airone nella riserva del Delta del Po.
Sul sito del Ministero dell’Ambiente è presentata la guida alla “Strategia Nazionale per la Biodiversità”.
Fare Geo
- Sul sito CBD trovi i profili dei Paesi con la situazione relativa alla conservazione della biodiversità (in inglese, francese e spagnolo). Scegli un Paese situato nella regione equatoriale e verificane la situazione.
- Consulta la “lista rossa dei vertebrati italiani” (IUCN), individua le sei specie ormai scomparse dal nostro Paese, fai una ricerca per individuare dove sono ancora presenti e prepara una relazione con quanto hai scoperto.
- Proponi ai tuoi insegnanti la visita ad un’area protetta (nell’ambito del turismo sostenibile) e in seguito realizzate un cartellone che racconti la vostra esperienza.