Dallo Stretto di Hormuz, un piccolo passaggio tra Iran e Oman, transitano le petroliere in partenza dalla Penisola Arabica. Oltre un terzo del trasporto marittimo mondiale di petrolio, con un traffico così intenso che è necessaria una severa regolamentazione per evitare il pericolo di collisione tra le navi.
Il 24 dicembre l’Iran ha iniziato nello Stretto una serie di esercitazioni navali che si sono concluse con una simulazione del blocco del critico passaggio (su YouTube il video). Una dimostrazione della fattibilità, grazie all’utilizzo di missili antinave, della chiusura dello Stretto (con il blocco totale del traffico petrolifero) che l’Iran minaccia di attuare in caso di nuove sanzioni economiche da parte dell’Occidente contro gli scopi militari del programma nucleare iraniano.
Una prova di forza contro l’Occidente che ha aggravato la grave crisi già esistente. E una sfida diretta agli USA che hanno fatto attraversare nei giorni scorsi lo Stretto due volte avanti e indietro alla loro portaerei Stennis con un viaggio simbolico al Dubai (Il Sole24Ore e Il Messaggero). L’Iran ha “consigliato” la portaerei di non far ritorno nello Stretto (Il Corriere della Sera).
Lo Stretto di Hormuz
Lo Stretto di Hormuz è un tratto di mare lungo 60 km e largo 30 km. Collega il Golfo Persico al Golfo di Oman nel Mare Arabico. Nella zona dello stretto il mare è punteggiato da isolotti sia lungo la costa settentrionale sia presso quella arabica. La più grande è Qeshm, un’isola lunga e stretta in prossimità della costa iraniana.
Nella zona sud-orientale della Penisola Arabica si protende verso nord la Penisola di Musandam, una punta frastagliata che sembra volersi incuneare nella massa del continente asiatico. In effetti la placca araba si sta spostando lentamente verso nord (circa 2,5 cm all’anno) e sprofonda sotto la placca asiatica. Il territorio lungo il litorale iraniano, dove corre il margine tra le due zolle, è una zona fortemente sismica.
Politicamente la costa settentrionale dello Stretto di Hormuz appartiene all’Iran, quella meridionale all’Oman. Si tratta dell’exclave di Musandam, un piccolo territorio separato dall’Oman e circondato dagli Emirati Arabi Uniti (UAE).
Fare Geo
Osserva la tabella qui a lato con i maggiori produttori mondiali di petrolio. Quanti tra i primi 20 si affacciano sul Golfo Persico?
La percentuale di petrolio prodotta in questa zona risulta circa uguale a: un decimo, un sesto, un quarto o allla metà del totale mondiale?
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