Italia a rischio desertificazione

Italia a rischio desertificazione

Su Le Scienze di dicembre sono riportati i dati rilevati dall’ISPRA sulla percentuale di territorio a rischio di desertificazione nelle regioni italiane. Una situazione grave che non dipende soltanto dalla quantità di piogge, perché un deserto non è un terrirorio privo di acqua, ma un territorio che non è in grado di ospitare vita vegetale (rapporto ISPRA sul sito ecquo).
In Italia come in altri Paesi europei l’aumento dell’aridità è alla base del fenomeno, ma alla desertificazione contribuiscono parecchi altri fattori, come la salinizzazione dei suoli dovuta alle eccessive irrigazioni nelle serre (ad esempio in Sicilia), l’eccessiva diffusione delle monocolture (in Puglia) e l’asporto dell’humus fertile per il dilavamento provocato dalle piogge sempre più violente.

La situazione più grave è quella della Sicilia dove il 70% del territorio è a rischio, ma anche in Molise, Puglia e Basilicata oltre metà dei terreni sono in situazione critica. E i suoli depauperati delle loro risorse per riformare lo strato fertile richiedono tempi lunghissimi, secoli.

Il deserto di Accona.

Per fortuna gli agricoltori si sono già resi conto del pericolo. Attualmente il 9% del suolo è coltivato biologicamente e si stanno estendendo le tecniche che permettono di conservare la fertlità dei terreni.

I deserti in Italia
Pochi lo sanno, ma anche in Europa vi sono aree desertiche e due di piccole dimensioni si trovano in Italia.
Nelle Crete Senesi della verdeggiante Toscana si trova il deserto di Accona. Un paesaggio lunare dove il terreno, privo di vegetazione con colori che variano dal giallo al crema e al bianco, è solcato da calanchi e biancane (cupole biancastre dovute all’affioramento di sali di sodio). Queste terre aride erano note già nell’antichità e sono state raffigurate nel Trecento da Ambrogio Lorenzetti nell’affresco del “Cattivo Governo” nel Palazzo Pubblico di Siena. Oggi parte del terreno, grazie all’irrigazione, è utilizzato per coltivare girasoli e grano.

Il deserto di Piscinas.

Lungo la costa sud-occidentale della Sardegna si incontrano dune aride e sabbiose che penetrano nell’interno per circa tre chilometri è il deserto di Piscinas. che si estende per circa 5 kmq. Le dune, che si alzano per un centinaio di metri, sono tra le più alte d’Europa: qua e là vi cresce una rada vegetazione di euforbie, tamerici, ginepri, lentischi e giunchi.

Fare Geo
● Osserva la carta con la percentuale di territorio a rischio di desertificazione nelle regioni italiane e prepara una didascalia di commento.
● Tenendo conto delle indicazioni riportate qui di seguito, individua dove si trovano i due deserti italiani (su Google Maps o su Tutto Città) e riportane la posizione approssimativa su una cartina d’Italia:
– il deserto di Accona si trova poco a sud-est di Siena, nel comune di Asciano, tra i torrenti Ombrone e Asso;
– il deserto di Piscinas si trova sulla Costa Verde nel comune di Arbus, in prossimità della frazione di Ingurtosu.

Leggi anche

Ponti di pace - Europa centro-orientale
Giornata della Terra: un futuro senza plastica
Paesaggi italiani: le Murge e lo spettacolare scenario delle gravine
Geosport #01 - La Marathon des Sables: una sfida tra l’uomo e il deserto
Fermiamo l’avanzata dei deserti