La sostenibilità del cibo per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2013

La sostenibilità del cibo per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2013

La salute dell’uomo dipende da sistemi alimentari sani. Questo lo slogan della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (GMA) del 2013 promossa dalla FAO (Food and Agriculture Organization). Il tema di quest’anno è: “Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione”.
Si vuole così porre l’attenzione su un problema tra i più drammatici della nostra epoca: i modelli di sviluppo non sostenibili, quelli più diffusi, che affidano all’uso di pesticidi, diserbanti e monocolture la produzione agricola, minacciano la sicurezza alimentare del pianeta, ovvero la possibilità per tutti gli esseri umani di avere la giusta e sana porzione di cibo per una vita equilibrata e in salute. Questi modelli operano “degradando l’ambiente naturale, minacciando gli ecosistemi e la biodiversità di cui c’è bisogno per garantire all’umanità le provviste alimentari future”, come si legge sul sito della FAO e come ribadisce anche l’articolo della rivista Volontari per lo Sviluppo (VpS) dedicato alla GMA.

Cos’è un sistema alimentare?
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è un’occasione per interrogarsi sui sistemi alimentari, e sulle caratteristiche che devono avere per essere sostenibili. Definiamo “sistema alimentare” utilizzando le parole della stessa FAO: 

“Un sistema alimentare è costituito dall’ambiente, le persone, le istituzioni e i processi con cui le derrate agricole vengono prodotte, trasformate e portate ai consumatori”.

In un sistema alimentare sostenibile bisognerebbe innanzitutto preservare l’ambiente che produce le risorse alimentari, e non sfruttarlo per il massimo profitto odierno. Inoltre a tutti i livelli si dovrebbe operare convergendo verso l’obiettivo primario: una buona e sana nutrizione per tutti.
Per raggiungere questo obiettivo sarebbero necessari interventi complementari in agricoltura, nella gestione delle risorse naturali, nell’istruzione e nella sanità pubblica.
Inoltre bisognerebbe porre un’attenzione particolare alla lotta contro lo spreco di cibo. I dati citati dall’articolo di VpS, che si riferiscono al rapporto Waste Watcher, parlano di un equivalente di oltre 8 miliardi di euro di cibo buttato solo in Italia, pari allo 0,5% del PIL. Un’enormità.

Anna Alessandra è una delle tre vincitrici del concorso indetto dalla FAO per la creazione di poster per la Giornata 2013. Clicca sull’immagine per vedere tutti gli altri vincitori.

La malnutrizione: carenza e obesità come indici di ingiustizia globale
Quando si parla di “malnutrizione” infatti, ci si riferisce certo alla carenza di cibo, con 842 milioni di persone che soffrono di malnutrizione cronica secondo i dati della FAO, ma non bisogna sottovalutare anche i problemi di salute legati dell’abbondanza delle risorse alimentari, con 1,4 miliardi di persone in sovrappeso e 500 milioni di obesi in tutto il mondo.
Dati che fanno riflettere, proprio perché mettono a fuoco l’ingiustizia e la distorsione nella distribuzione delle risorse alimentari nel mondo. Ne parla Giuseppe De Santis, responsabile di ACRA-CCS per l’area sicurezza e sovranità alimentare, in un’articolo apparso sul sito dell’ong. E aggiunge che la soluzione proposta finora per far fronte alla carenza di cibo è stata quella di “produrre di più al minor costo”. Ma questa operazione non è risolutiva, tutt’altro: essa infatti incarna proprio quei modelli di sviluppo non sostenibili che oggi la FAO denuncia.
Servono altre soluzioni.

Expo dei popoli e il Food People Festival
In questa direzione si muove Expo dei popoli, un coordinamento di Ong, associazioni, reti della società civile italiana e internazionale che lavora per la realizzazione del Forum dei Popoli in programma per il 2015 a Milano, in concomitanza con gli eventi dell’esposizione universale – Expo 2015, e affinché questi temi rientrino a pieno titolo nel percorso ufficiale verso Expo 2015, il cui motto è proprio: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Sul tema della GMA, le associazioni aderenti a Expo dei popoli affermano: “Il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e da numerose altre Carte internazionali”. Quindi puntano il dito sul questioni che meritano un dibattito serio quali il land grabbing, ovvero l’accaparramento di terre in particolare nei paesi del Sud del mondo, e la speculazione finanziaria sul cibo. Fattori questi che aggravano il problema della malnutrizione.
Si parlerà di tutto ciò al primo Food People Festival, organizzato da Expo dei popoli a Milano dal 17 al 19 ottobre.

La sicurezza alimentare in classe
Una interessante serie di slides semplici e descrittive, a cura di Pietro Raitano, riporta dati significativi sui sistemi alimentari attuali e sui cambiamenti possibili. Per esempio, si indica come un’agricoltura sostenibile possa mitigare i cambiamenti climatici, o come nell’ultimo secolo, con il diffondersi delle monocolture (coltivazioni estese di un solo tipo di pianta ad alto rendimento), si siano estinti i tre quarti delle specie vegetali delle colture agricole.
Uno strumento per comprendere la situazione e riflettere sulle possibili soluzioni affinché il diritto al cibo sia davvero universale.

 

Altri strumenti didattici su Eathink2015/mangiapensa:
• per la scuola primaria: Dal campo al piatto, quanto lavoro per diventare cibo
• per la scuola secondaria di 1° grado: Sovranità alimentare per sconfiggere la fame

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