Oggi si apre a Durban in Sudafrica il vertice mondiale ONU sull'ambiente

Oggi si apre a Durban in Sudafrica il vertice mondiale ONU sull'ambiente

Siamo a fine 2011 e l’iniziativa avviata nel 1992 dall’ONU per la lotta ai cambiamenti ambientali non ha ancora dato i risultati sperati. Il Protocollo di Kyoto che regola le emissioni di gas serra per limitare il riscaldamento globale scade alla fine del prossimo anno, ma non è stato firmato da molti Paesi, soprattutto da quelli che producono la maggior quantità di CO2, come USA e Cina, che insieme emettono quasi la metà dell’anidride carbonica totale (Il Corriere).
Questa a Durban è la diciassettesima conferenza e, dopo il fallimento delle utlime due riunioni di Copenaghen (2009) e di Cancun (2010), si spera che questa volta si giunga a un accordo. O per lo meno che si possa far proseguire il Protocollo di Kyoto e magari far aderire Paesi come USA e Cina.

Previsioni sull’aumento delle temperature tra il 1960-1990 e il 2070-2100.

Bloccare il riscaldamento globale non è pensabile, ma a Durban si cercherà di trovare una soluzione per limitare l’innalzamento delle temperature a soli 2°C. Se l’aumento sarà superiore le conseguenze saranno catastrofiche: aumento dei fenomeni climatici estremi (uragani, alluvioni, ondate di caldo), aumento della desertificazione, scioglimento dei ghiacci polari e innalzamento del livello dei mari con invasione delle coste più basse (WWF).

I numeri dei gas serra
Oltre 30 miliardi di tonnellate la quantità di CO2 emessa dall’uomo nel corso del 2010, con un aumento del 45% rispetto al 1990 (Le Scienze),
Le emissioni in questo periodo sono diminuite in Russia (del 7%) e nell’Unione Europea (del 28%), mentre sono aumentate negli USA (del 5%) e sono rimaste uguali in Giappone. L’aumento maggiore si è avuto nei Paesi emergenti in seguito al notevole sviluppo industriale.
E, dopo la riduzione dovuta anche alla crisi economica globale, nel 2010 le emissioni di CO2 sono tornate ad aumentare anche in Europa, con un aumento moindiale del 5,8% tra 2009 e 2010.
Ed ecco le percentuali di emissioni dei quattro maggiori produttori mondiali di CO2 (ANSA):
Cina: 24%
USA: 18%
UE: 11%
India: 6%

Chi produce più emissioni?
La Cina è il Paese che inquina di più, ma è anche indiscutibilmente il Paese più popoloso, oltre 1 miliardo di persone di più degli USA (1,370 miliardi contro 308 milioni), seguito dall’India (1,7 miliardi). Una valutazione più corretta confonta quanto produce in media ogni abitante (in tonnellate pro capite), da cui si vede come gli USA siano il Paese che inquina di più tra quelli più popolosi:
USA: 19,2
UE: 8,1
Cina: 6,8
India: 1,9
Gli indiani sono i più virtuosi, ma con la crescita economica le loro emissioni sono in rapido aumento, mentre ogni italiano inquina come un cinese: 6,8 tonnellate pro capite, meno della madia europea, ma sempre troppo se si vuole limitare il riscaldamento del pianeta.

Fare Geo
Raffigura con vignette o ideogrammi i dati relativi alle emissioni di CO2 e corredali con una didascalia di commento.
Discuti con compagni e amici ed elenca una serie di accorgimenti che potrebbero aiuitare a diminuire le emissioni di gas serra.

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