A partire dall’anno scolastico 2014-2015, è stata introdotta un’ora di “Geografia generale ed economica” nei bienni degli istituti tecnici e professionali grazie alla conversione in legge di un decreto del governo Letta.
Lo studio della geografia aveva subito un forte ridimensionamento con la riforma Gelmini del 2010, ed era previsto nel biennio degli istituti tecnici a orientamento economico e nel triennio dei tecnici per il turismo.
Questa notizia è stata accolta con favore dall’AIIG. Secondo l’Associazione Italiana Insegnanti Geografia, infatti, si riafferma così “il valore strategico dell’insegnamento della materia per lo sviluppo di competenze legate alla gestione e tutela del territorio, alla valorizzazione dei beni culturali, alla globalizzazione e all’intercultura”.
Restano comunque le perplessità e le preoccupazioni, relative in particolare alla nota ministeriale 3119 del 1° aprile 2014 che ha disciplinato gli aspetti organizzativi e ha indicato le classi di concorso che possono accedere all’insegnamento, estendendole al di fuori della classe 39A, quella degli specialisti della materia.
Questo, sempre secondo l’AIIG, si ripercuote “in modo devastante sui pochi docenti specialisti di geografia ancora esistenti in Italia, i quali o stanno scomparendo fagocitati da una normativa che li ha condannati da quattro anni a diventare professionisti della sovrannumerarietà pur essendo di ruolo anche da tempo, o a fare i precari “storici” a vita”.
Con il Decreto del 5/9/2014 il MIUR ha finalmente reso note le linee guida per l’insegnamento dell’ora di geografia. Le indicazioni si inseriscono a pieno titolo nell’orizzonte culturale della riforma del 2010, perché nel concreto gli obiettivi del programma e le indicazioni sono pienamente coerenti con quelli a suo tempo pubblicati per la “Geografia economica”, dove già i docenti provengono da diverse classi di concorso.
Nel complesso, consideriamo un’ottima notizia che da quest’anno il numero degli studenti alle prese con le meraviglie del nostro Pianeta si sia esteso. Un particolare augurio di buon inizio anno dunque ai nuovi studenti di Geografia generale ed economica, augurio che naturalmente estendiamo a tutti gli studenti e ai loro docenti. Buon lavoro!