Una mezza dozzina di scogli disabitati all’estremità sud del Mar Cinese Meridionale sono al centro di un disputa tra Cina, Giappone e Taiwan.
Le isolette, chiamate Senkaku dal Giappone, Diaoyu dalla Cina e Tiaoyutai da Taiwan, sono rivendicate da tutti tre gli Stati e la tensione sta diventando molto accesa arrivando a coinvolgere tutto il mondo, principalmente gli USA, ma anche l’Europa.
Pechino tre giorni fa ha Pechino ha dichiarato di sua competenza lo spazio aereo sopra le isole Senkaku: per sorvolarle diventava quindi necessario chiedere il permesso alla Cina (La Stampa).
Le isole si trovano lungo una delle più trafficate rotte commerciali e le compagnie aeree giapponesi si sono adeguate alla richiesta facendo deviare le rotte dei loro aerei per evitare la zona vietata, ma il Governo di Tokyo si oppone alla chiusura.
Per gli Stati Uniti la zona rimane sotto la competenza del Giappone e, per contrastare la direttiva cinese, ieri gli USA hanno inviato due bombardieri B52 disarmati nello spazio aereo proibito a sorvolare le isole senza chiedere il permesso. (video sul Corriere della Sera).
Nel frattempo la portaerei cinese Liaoning sta dirigendosi nella zona. Sembrerebbe che quelle isolette sperdute e disabitate siano una cosa di poco conto, ma lo scontro potrebbe allargarsi creando una vera crisi internazionale.
Le motivazioni
L’appartenenza delle isole al Giappone o alla Cina risale alla decisioni seguite alla guerra tra i due Paesi conclusasi nel 1894. Secondo le carte dell’epoca le Senkaku rientrano nell’area giapponese. Un imprenditore giapponese acquistò le isolette per destinarle alla lavorazione del pesce, ma con il fallimento avvenuto nel 1940 le isole rimasero nuovamente deserte.
Nel 1953 la Cina comunista ha rivendicato le isole come riconquistate dopo la Seconda guerra mondiale, ma i documenti del dopoguerra non menzionano gli isolotti. In realtà gli isolotti sono la zona dopo il conflitto è invece rimasta sotto il controllo USA fino al 1971. In seguito la Cina (e Taiwan), non accettano il nuovo trattato, ma i contrasti si accentuano quando nella zona, già contesa per i fondali pescosi, si scoprono giacimenti petroliferi.
Nell’ultimo anno la contesa si è acuita e il problema è grave perché gli Stati interessati (Cina, Giappone e USA) sono legati da intensi scambi commerciali: un eventuale blocco inciderebbe profondamente sulla loro economia e anche a livello globale. Ricordiamo che sono tutti importanti partner commerciali dell’Unione Europea.
Fare Geo
L’arcipelago delle Senkaku comprende otto isolotti deserti, quattro sono piccoli scogli, delle altre, tre sono vicine tra loro: (la maggiore, 4,32 km²), Minami Kojima (0,45 km²) e Kita Kojima (0,32 km²), mentre Kuba Jima (1,08 km²), si trova più a nord-est.
Cerca su Google Maps o su Google Earth le isolette e individuane le coordinate geografiche.
Cerca le isole giapponesi di Ishigaki e Naha (le più vicine a questa zona), individua a quale arcipelago giapponese appartengono. Utilizza Google Earth per determinare la distanza delle Senkaku dalle isole Ishigaki e Naha.