Venezia nell'occhio del ciclone

Venezia nell'occhio del ciclone

La tromba d’aria che ieri si è abbattutta su Venezia ha fatto molti danni, tanta paura, ma fortunatamente nessuna vittima (ANSA).
La tromba d’aria è passata sulla laguna colpendo prima l’Isola di San Servolo, poi quella di Sant’Elena, punta estrema di Venezia verso il Lido, ed ha proseguito verso La Certosa, Sant’Erasmo e Burano. Decine le imbarcazioni accatastate e distrutte, il Parco della Certosa devastato e danni ingenti all’agricoltura.

Non è la prima volta che a Venezia si verifica un fenomeno di questo tipo: nel 1970 un tornado devastò proprio la stessa zona facendo 21 vittime per il capovolgimento di un motoscafo di linea in prossimità dell’Isola di Sant’Elena e altre 12 più a est, in un campeggio sulla vicina Penisola del Cavallino.
La costa veneta e il Friuli sono tra le zone a maggior rischio tornado in Italia, insieme alle aree pedemontane alpine e a parecchie aree costiere: Liguria di ponente, alta Toscana, Lazio e Sicilia orientale. Ma il pericolo reale è limitato perché questi eventi sono molto rari e colpiscono aree ristrette.
Su VeneziaToday è riportato un video di Youtube del tornado di ieri, mentre ANSA meteo spiega come e perché si formano le trombe d’aria.

Fare Geo
Individua il percorso seguito dal tornado sull’immagine satellitare della laguna di Venezia riportata qui sotto.

Leggi anche

Che fine ha fatto il buco dell'ozono e perché ci interessa ancora
Viaggi estremi sopra e sotto i mari
Dove finisce la tua bottiglietta di plastica?
Un tornado devasta Oklahoma City
Venezia senza barche a motore: il 14 aprile prima giornata ecologica
Tornado su Taranto