Per la didattica inclusiva nella scuola secondaria di secondo grado iniziamo la pubblicazione di una serie di contributi sui principali argomenti di base della geografia.
Ogni articolo presenta contenuti e strumenti utili per organizzare una lezione (in presenza o a distanza), assimilare un glossario semplificato, concettualizzare, ripassare e verificare.
I materiali proposti intendono costruire un percorso didattico completo, corredato da esercizi digitali (attraverso l’applicazione Google Moduli) e da un documento stampabile e modificabile che riporta i contenuti della lezione.
La definizione di clima
Se devo fare un weekend al lago, mi interessa sapere “che tempo fa” e quindi consulterò le previsioni meteo; se invece dovrò fare un lungo viaggio dall’altra parte del mondo, mi servirà conoscere “che clima c’è” in quella parte del globo. Questo ci fa capire la differenza tra clima e meteo:
- il clima è l’insieme delle condizioni meteorologiche di un’area che si ripetono abitualmente in un certo luogo e per un periodo molto lungo (almeno 30 anni). La scienza che lo studia è la climatologia;
- le previsioni meteorologiche invece ci fanno conoscere il tempo atmosferico nell’arco di qualche giorno. La scienza che lo studia è la meteorologia.
Gli elementi climatici
Ecco quali sono i principali elementi che caratterizzano il clima.
La temperatura e l’escursione termica
Il calore dell’atmosfera terrestre è determinato dall’inclinazione dei raggi solari che colpiscono la Terra, ma anche dall’inclinazione della Terra mentre ruota attorno al suo asse.
La temperatura dell’aria si misura in gradi centigradi (°C) con il termometro.
Un altro aspetto da considerare, collegato alla temperatura, è l’escursione termica, cioè la differenza tra la temperatura massima e quella minima nel periodo considerato (di solito nel corso della giornata).
Nell’immagine: in inverno, il Polo Nord non viene raggiunto dai raggi solari.
L’umidità e le precipitazioni
Nell’aria è presente una certa quantità di vapore acqueo, che condiziona il clima.
Le acque del pianeta (fiumi, laghi, mari e oceani) si scaldano ed evaporano formando il vapore acqueo: quando questo sale verso l’alto e si raffredda, si condensa (condensazione) e forma le nuvole e a volte le precipitazioni (pioggia, neve, grandine).
Nell’immagine: il ciclo dell’acqua, che ha inizio con l’evaporazione e la formazione di umidità e vapore acqueo.
L’insolazione
Il clima viene condizionato anche dal fenomeno dell’insolazione, cioè l’esposizione al sole. Non tutti gli elementi del nostro pianeta assorbono la luce solare allo stesso modo.
Nell’immagine: la diversa percentuale di assorbimento del calore solare da parte della superficie terrestre.
La pressione atmosferica
L’atmosfera con il suo peso esercita una forza sulla superficie terrestre: è la pressione atmosferica.
Questa forza varia in base all’altitudine: alle basse quote (per esempio al mare) è più alto, mentre alle alte quote (per esempio in montagna) è più basso.
L’alta pressione corrisponde al bel tempo, la bassa pressione al brutto tempo.
Nell’immagine: a sinistra, una zona di alta pressione (anticiclonica); a destra, una zona di bassa pressione (ciclonica).
Il vento
La differenza di pressione atmosferica tra due zone vicine crea uno spostamento di aria, cioè il vento.
Maggiore è la differenza di pressione, più forte è il vento.
Nell’immagine: la formazione dei venti a causa della differenza di pressione: l’aria si sposta da una zona ad alta pressione verso una zona a bassa pressione.
I fattori climatici
Il nostro pianeta è caratterizzato da diversi tipi di clima. Queste differenze sono determinate da alcuni fattori che nelle diverse zone della Terra producono variazioni sugli elementi climatici.
L’irradiazione solare
I raggi solari colpiscono la Terra in modo diverso. Alcune zone del pianeta vengono colpite direttamente (vicino all’Equatore), mentre altre ricevono il colore del Sole attraverso raggi più inclinati e quindi meno forti. Per questo sulla Terra esistono climi differenti, con zone più calde e zone più fredde.
Nell’immagine: la diversa incidenza dei raggi del Sole sulla superficie della Terra.
Raggruppando i climi che sono simili tra di loro, si possono individuare cinque zone climatiche che si estendono sul nostro pianeta: due polari (artica e antartica); due temperate (boreale e australe, rispettivamente a nord e a sud dell’Equatore); una tropicale, attraversata dall’Equatore.
La latitudine
È la distanza di un punto dall’equatore. Allontanandosi dall’equatore il calore diminuisce (per esempio, fa più freddo al Polo Nord che in Italia).
L’altitudine
È l’altezza di un luogo sul livello del mare. Questa altezza influisce sulla temperatura: più si sale in quota, più la temperatura diminuisce.
Rilievi e masse d’acqua
La vicinanza di catene montuose e di masse d’acqua (oceani, mari, laghi, fiumi) determinano differenze climatiche. Per esempio, i luoghi più vicini al mare hanno temperature più tiepide e piogge più abbondanti.
Il glossario del clima
CLIMA. È l’insieme delle condizioni atmosferiche medie che si ripetono di solito in un certo luogo per un periodo molto lungo. I suoi elementi principali sono: temperatura, umidità e precipitazioni, insolazione, pressione atmosferica, vento.
BILANCIO TERMICO. È la differenza tra la radiazione che arriva dal Sole sul nostro pianeta e quella emessa (di riflesso) dalla Terra verso lo spazio.
GAS SERRA. Sono composti da vapore acqueo, anidride carbonica, metano, ossido nitrico e ozono.
ANIDRIDE CARBONICA. È un gas (detto anche “biossido di carbonio”) che si forma in tutti i processi di combustione, respirazione, decomposizione di materiale organico. È indispensabile alla vita vegetale. Assorbe le radiazioni infrarosse emesse dalla superficie terrestre, determinando il cosiddetto effetto serra.
EFFETTO SERRA. È il fenomeno naturale che regola la capacità dell’atmosfera terrestre di trattenere o meno l’energia solare.
La mappa concettuale del clima
Verifica sul clima
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