Proseguiamo la serie di contributi relativi ai trasporti in Europa. Con il supporto di dati e infografiche – provenienti in particolare dall’European Data Journalism Network – cercheremo di dare un quadro delle tipologie dei trasporti europei valorizzandone gli aspetti legati allo sviluppo sostenibile, ambientale e sociale. Ogni articolo sarà corredato da proposte didattiche per il lavoro individuale e in classe.
Li vediamo sfrecciare sopra le nostre teste e ci fanno sognare viaggi emozionanti verso mete lontane. Simbolo della capacità umana di sfidare le leggi di natura, gli aerei hanno trasformato radicalmente il modo di spostarsi sul pianeta. Oggi rappresentano un’importante mezzo di trasporto globale, ma sono davvero il futuro? Quali conseguenze comportano per l’ambiente? E a quali prospettive si possono aprire?
Le emissioni prodotte dagli aerei
I voli aerei sono una delle forme di trasporto più inquinanti. Innanzitutto l’energia che fa muovere i velivoli proviene dal kerosene, una fonte non rinnovabile derivata dal petrolio. Inoltre, gli aerei sono una fonte importante di emissioni di gas nocivi per l’atmosfera terrestre, oltre che di inquinamento sonoro.
Circa il 70% dei gas che vengono emessi durante il volo di un aereo è costituito da anidride carbonica (CO2), una delle principali sostanze responsabili dell’effetto serra e del riscaldamento globale. Il restante 30% è perlopiù composto da vapore acqueo – una sostanza apparentemente innocua, che in molti casi produce le scie degli aerei che si possono osservare in cielo. Le scie non sono di per sé pericolose, ma sono una sorta di nuvole artificiali che contribuiscono a trattenere il calore terrestre nell’atmosfera, rafforzando ulteriormente l’effetto serra.
Il trend dell’inquinamento aereo in Europa
Il trasporto aereo genera solo una piccola parte delle emissioni di gas serra che vengono prodotte complessivamente all’interno dell’Unione europea, circa il 4%. Ma quello dei trasporti è l’unico settore dove le emissioni nocive sono aumentate in Europa negli ultimi trent’anni, soprattutto a causa della CO2 prodotta dai voli aerei.
Le emissioni generate dai voli internazionali in Europa sono cresciute di due volte e mezzo tra il 1990 e il 2019, e secondo l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) potrebbero triplicare ulteriormente entro il 2050.
Perché le emissioni degli aerei sono così in aumento?
Lo sviluppo tecnologico ha permesso di ridurre significativamente la quantità di energia consumata per ciascun volo. Per esempio, nei primi anni Novanta un volo comportava in media il consumo di 85 kg di carburante per ogni passeggero trasportato, mentre nel 2015 erano sufficienti 54 kg.
Quindi carburanti e motori sono diventati più efficienti: ma questo non è bastato affatto per ridurre le emissioni. Il problema è che il numero totale dei voli è aumentato molto più velocemente rispetto all’efficienza degli aerei.
Infatti, se all’inizio degli anni Novanta gli aerei trasportavano 360 milioni di passeggeri all’anno nei Paesi dell’UE, nel 2019 ne hanno trasportati 1,03 miliardi, quasi tre volte tanto. Oggi all’interno dell’Unione Europea sono attivi oltre 450 aeroporti e decine di compagnie aeree, che operano su un numero di tratte otto volte maggiore rispetto al 1992.
A cambiare così profondamente lo scenario è stato soprattutto il successo delle compagnie aeree a basso costo, come Ryanair o Easyjet, che si sono imposte in modo dirompente a partire dai primi anni Duemila. Nel periodo precedente le persone che prendevano l’aereo erano ancora relativamente poche, poi i prezzi si sono abbassati: per esempio, un volo Milano-Parigi poteva costare l’equivalente di €400 attuali, mentre oggi può ammontare a €25 o anche meno.
Oggi molte più persone possono permettersi di prendere l’aereo, ed è cambiato di conseguenza anche il modo di utilizzarlo: non solo per viaggi di lavoro o occasioni speciali, ma anche semplicemente per fare un weekend all’estero.
Il fenomeno flight shame
Il trasporto aereo dunque inquina, e nel suo complesso inquina sempre di più. Anche per questo, negli ultimi anni ha iniziato a diffondersi una maggiore consapevolezza sull’impatto ambientale dei voli aerei.
C’è chi ha scelto di ridurre gli spostamenti non indispensabili, oppure di utilizzare il treno o i traghetti piuttosto che l’aereo per viaggiare. La parola svedese flygskam (o il suo corrispettivo inglese flight shame) indica proprio questo desiderio di ridurre al minimo l’utilizzo degli aerei.
Aereo vs treno
Le scelte individuali probabilmente però non bastano per tagliare in modo deciso le emissioni nocive per il clima. Da molte parti si chiedono o si annunciano interventi delle autorità per:
- rafforzare la rete dei trasporti ferroviari in Europa, per esempio rilanciando i treni notte e migliorando i collegamenti internazionali;
- rendere più economici i biglietti dei treni e tassare invece maggiormente gli aerei;
- sopprimere le tratte aeree per cui già esiste una rapida alternativa via treno.
Quali soluzioni?
Altre possibili opzioni per ridurre l’impatto del trasporto aereo sul clima includono il carbon offset, che consiste in un impegno delle compagnie aeree per bilanciare le loro emissioni nocive con azioni a favore del clima, per esempio finanziando dei progetti di riforestazione su vasta scala.
Ci si aspettano benefici e soluzioni anche dall’innovazione tecnologica: mentre in altri campi sono stati fatti progressi enormi, gli aerei attuali in fondo non sono troppo diversi da quelli di alcuni decenni fa. Oltre a motori e carburanti ancora più efficienti e sostenibili, si ipotizza la possibilità di usare anche fonti di energia rinnovabili per far volare gli aerei.
Fare Geo
Osserva la carta e i grafici che compaiono in questo articolo e rispondi alle seguenti domande:
Grafico 1 – Emissioni di CO2 del settore aereo – Quanti milioni di tonnellate di CO2 sono arrivati a generare negli ultimi anni i trasporti aerei in Europa? Negli ultimi trent’anni sono aumentate sia le emissioni di CO2 prodotte dai voli nazionali, sia quelle prodotte dai voli internazionali? Che cosa potrebbe spiegare questa differenza?
Grafico 2 – Emissioni di CO2, durata e costo del viaggio in base al mezzo di trasporto utilizzato – Qual è il mezzo di trasporto che genera le maggiori emissioni di CO2? Che differenza c’è rispetto alle emissioni prodotte dal mezzo di trasporto che ne genera di meno? Qual è il mezzo di trasporto che impiega meno tempo a percorrere la tratta Roma-Catania? E quello che costa di meno?
Mappa 1 – Tratte per cui esiste già un’alternativa via treno – In quali zone d’Europa esistono dei treni notturni che possono offrire un’alternativa ragionevole ai viaggi in aereo? Ti è mai capitato di viaggiare su un treno notte?
- Visita il sito flightradar24.com e osserva l’aereo passeggeri che sta passando più vicino al luogo dove abiti: da dove proviene e dove è diretto? Qual è la compagnia che lo gestisce?
- Visita il sito ecopassenger.org e seleziona un viaggio tra il luogo dove abiti e un’altra città in Europa. Osserva le stime: quanti chili di CO2 genereresti se ti spostassi tra questi due luoghi in aereo? E in treno o in macchina? Quali fattori terresti in considerazione per scegliere il mezzo di trasporto da utilizzare e con quali priorità? Dopo aver risposto a queste domande, condividete in classe le vostre riflessioni.