Piccola guida al PNRR - Missione 3: infrastrutture per una mobilità sostenibile

Piccola guida al PNRR - Missione 3: infrastrutture per una mobilità sostenibile

La serie di articoli sul PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), che illustrano le aree di investimento e le potenzialità innovative del programma, prosegue con la presentazione della Missione 3. Il suo obiettivo è quello di sviluppare una rete di infrastrutture di trasporto moderna, sostenibile e interconnessa, per migliorare la competitività del Paese, in particolare al Sud.

Missione 3: il potenziamento delle connessioni

L’obiettivo della Missione 3 è di rafforzare ed estendere le strutture più importanti per la mobilità delle persone e delle merci, dall’alta velocità ferroviaria ai porti, con una particolare attenzione alle regioni del Sud e alle Isole.

Questa missione del PNRR è articolata in due componenti:

  • investimenti sulla rete ferroviaria secondo la logica dell’intermodalità;
  • investimenti per la logistica integrata.

Ha il compito di promuovere la messa in sicurezza e il monitoraggio digitale di viadotti e ponti stradali nelle aree del territorio che presentano maggiori rischi e prevede investimenti per un sistema portuale competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee, nonché per valorizzare il ruolo dei porti del Mezzogiorno.

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La mobilità come chiave della modernizzazione del Paese

Come sottolinea l’ISTAT, una tendenza di fondo che ha caratterizzato l’evoluzione della società italiana in questi ultimi decenni è il forte e costante aumento della mobilità, un dato che, in modi diversi, interessa tutte le aree del Paese.

Un importante fattore alla base della crescita della mobilità è stato il miglioramento della dotazione infrastrutturale (cioè l’insieme di strade, autostrade, strutture portuali e aeroportuali, ferrovie).

Un esempio significativo è dato dalla forte crescita dell’utilizzo del trasporto aereo, in quasi tutte le aree della Penisola, favorito dallo sviluppo di numerosi scali minori, grazie in particolare alle compagnie low-cost (spesso generosamente sovvenzionate dai principali enti pubblici territoriali locali, cioè regioni, province, città metropolitane ecc.).

Allo stesso modo lo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria ha consentito di migliorare enormemente i trasporti Nord-Sud, per lo meno tra Milano e Roma, dove i tempi di percorrenza sono sensibilmente diminuiti ed è aumentata la frequenza dei collegamenti.

Ostacoli e ritardi

Tutt’altro discorso vale però per altre direttrici di traffico e soprattutto per le reti regionali. Gran parte del territorio meridionale e insulare, in particolare, è stata quasi “dimenticata” dai nuovi investimenti, con la sola eccezione di quelli destinati alle due principali direttrici di questa parte del Paese, la Napoli-Bari e la Palermo-Catania.

In generale, c’è poi un altro aspetto negativo che riguarda le infrastrutture stradali: la carente o nulla manutenzione dovuta alla mancanza di risorse o a comportamenti criminali. Chi può dimenticare il crollo del Ponte Morandi, avvenuto nel 2019 a Genova?

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La piramide delle priorità per una mobilità sostenibile nelle aree urbane, che deve dare maggiore importanza innanzitutto alla pedonalità e alla ciclabilità, seguite dal trasporto pubblico e dalla sharing mobility, quindi dai mezzi privati a 2 e a 4 ruote. (Fonte: Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili)

Investire per il riequilibrio territoriale

La Missione 3 dispone di 31,46 miliardi (25,4 miliardi dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza e 6,06 miliardi dal Fondo complementare).

Per determinare un profondo cambiamento nelle infrastrutture di trasporto del nostro Paese, questa missione intende creare, nei prossimi cinque anni, strade, ferrovie, porti e aeroporti più moderni, digitali e sostenibili. 

Molti investimenti sono destinati al Sud e alle Isole. È importante sottolineare come nel PNRR il riequilibrio territoriale non sia affidato a singoli interventi, ma sia un obiettivo trasversale di tutte le componenti.

In questo caso, si intendono colmare non solo i divari fra Nord e Sud, ma anche quelli tra aree urbane e rurali, tra aree centrali e periferiche, tra aree costiere e interne o montane.

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Gli investimenti per la Missione 3 tratti dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza

La mobilità sostenibile

Gli investimenti previsti sono destinati a realizzare opere in linea con la strategia dell’European Green Deal e del Piano nazionale integrato “Energia e Clima”:

  • contenere il fabbisogno di mobilità;
  • incrementare la mobilità collettiva, in particolare ferroviaria;
  • spostare parte del trasporto merci dalla strada alla ferrovia (nel gergo dei tecnici, “da gomma a ferro”).

Oggi in Italia il trasporto su strada assicura il 90% del traffico passeggeri, ed è quindi tra i maggiori responsabili delle emissioni climalteranti (23% delle emissioni totali di gas serra); anche le merci viaggiano per oltre il 54% su strada, provocando oltre all’inquinamento anche problemi di congestione del traffico e di sicurezza sulle strade.

La rete ferroviaria

Quasi l’80% dei fondi disponibili verrà speso per migliorare le infrastrutture ferroviarie: l’obiettivo è quello di potenziare questo tipo di trasporto, sia di passeggeri sia di merci, anche per i collegamenti transfrontalieri, e di migliorare la qualità del servizio.

Per ottenere significative riduzioni dei tempi di percorrenza, in primo luogo si devono completare le principali linee ferroviarie ad alta velocità e ad alta capacità, quelle che grazie a particolari meccanismi di controllo del traffico permettono una frequenza di passaggi superiore rispetto a una linea convenzionale.

Gli interventi principali riguarderanno la Salerno-Reggio Calabria (- 80 minuti), la Napoli-Bari (- 90 minuti), la Palermo-Catania (- 60 minuti) e il prolungamento fino a Padova della Torino-Venezia. È prevista anche l’integrazione di queste linee con le reti ferroviarie regionali.

Verranno inoltre ridotti i tempi di percorrenza lungo alcune tratte che attraversano lo “stivale” da una costa all’altra (per esempio, Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia). Altri interventi riguarderanno invece i collegamenti con l’Europa lungo le linee Brescia-Verona-Vicenza, Liguria-Alpi e Verona-Brennero.

Infine, un obiettivo molto importante è la “messa in sicurezza” dell’intera rete ferroviaria.

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L’intermodalità e la logistica integrata

La seconda componente della Missione 3 è dedicata all’ammodernamento e alla digitalizzazione del sistema della logistica.

A valere su risorse nazionali, verranno realizzati investimenti per la Sicurezza stradale 4.0 (parte della prima Componente), anche per migliorare la resilienza climatica/sismica di ponti (270 milioni per i Green Ports) e viadotti, utilizzando soluzioni fornite dall’innovazione tecnologica che puntano a sorvegliare 12.000 ponti e 1.600 gallerie. È previsto anche un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di tunnel, viadotti, ponti e per le tratte A24 e A25.

Saranno inoltre finanziati interventi per migliorare l’accessibilità marittima con lo sviluppo del sistema portuale, accrescendone competitività, capacità e produttività tramite il potenziamento di porti, dighe, banchine e moli. Particolare attenzione sarà posta alle emissioni inquinanti.

Saranno realizzati interventi di rafforzamento del Servizio ferroviario regionale, delle stazioni (soprattutto al Sud) e dei mezzi, nonché dei nodi metropolitani. Interventi e investimenti sono coerenti con la strategia “Italia Veloce” del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili.

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Fare Geo

  • Mobilità connessa
    La globalizzazione ci ha insegnato che il mondo è connesso in molti aspetti (economia, finanza, comunicazione, informatica…). La Missione 3 del PNRR si occupa delle reti e delle interconnessioni nell’ambito della mobilità e, in generale, punta ad aumentare l’efficienza e la sostenibilità del sistema dei trasporti.
    Nella tua città quali reti di trasporto esistono (strade, linee ferroviarie, piste ciclabili, corsie di trasporto pubblico…)? Che interventi sono in cantiere da parte dell’amministrazione pubblica o da parte dei privati per sviluppare una mobilità più efficiente e meno inquinante? Analizza la situazione della rete dei trasporti locale e individua i punti di connessione e interscambio tra i vari sistemi (per esempio: stazione ferroviaria con disponibilità di autobus navetta o di ampi parcheggi auto e biciclette), valutandone anche il livello di sostenibilità.
  • In treno è meglio
    La Missione 3 destina gran parte degli investimenti al miglioramento delle linee ferroviarie. Uno degli obiettivi è lo sviluppo di nuove linee, soprattutto nel Sud Italia, e la riduzione dei tempi di percorrenza. Immagina di vivere a Milano e di progettare un viaggio nell’Italia meridionale (per esempio, Palermo) e uno in Europa (per esempio, Varsavia), in modo che le due mete abbiano più o meno la stessa distanza dal punto di partenza. Cerca in Internet le tratte e i tempi di percorrenza, e fai un confronto tra i due viaggi in termini di comodità, tempo e costi.
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