I numeri della Geografia #8 - Quanti turisti visitano l'Italia?

I numeri della Geografia  #8 - Quanti turisti visitano l'Italia?

Proseguiamo la serie di contributi dedicata al commento e alla lettura di dati geografici, pensati per accompagnare gli studenti e le studentesse alla scoperta di temi importanti per lo studio della Geografia. Nei numeri e nei dati più recenti cerchiamo risposte per esplorare i rapporti tra umanità e ambiente, cultura, economia e sostenibilità, pronti a trovare delle sorprese piccole e grandi.

Il nostro, si sa, è il Bel Paese e, come tale, non ha mai smesso di incantare e attrarre persone da ogni angolo del mondo. Ma quante sono realmente queste persone? E quante sono rispetto agli altri Paesi europei? Scartabellando tra i dati statistici, possiamo disegnare il “ritratto turistico” dell’Italia, compararla con altri Paesi e approfondire le nuove tendenze e altre curiosità del settore.


IL DATO

458,4 milioni

Nel 2024, in Italia si sono registrati 458,4 milioni di presenze turistiche negli esercizi ricettivi, con una crescita del 2,5% rispetto al 2023.

Se le presenze sono aumentate, il numero di arrivi (clienti) totali ha invece subito una contrazione, attestandosi a 129,3 milioni, con un calo del 3,3% rispetto ai 133,6 milioni del 2023.

Per comprendere pienamente questi dati (ricavati dal comunicato “Flussi turistici – IV trimestre 2024” pubblicato dall’ISTAT nel marzo 2025), è fondamentale fare una premessa e distinguere le “presenze” dagli “arrivi“, le due voci che compaiono in tutte le statistiche di questo settore. Gli arrivi misurano il numero di clienti (residenti e non residenti) che si registrano nelle strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere), mentre le presenze rappresentano il numero totale di notti trascorse in tali strutture.

Meno turisti, più a lungo

Se, come nel caso dei dati appena presentati, si registra un aumento delle presenze accompagnato da un calo degli arrivi, siamo in presenza di un incremento della permanenza media dei turisti. Dal punto di vista economico, una maggiore permanenza media si traduce in un incremento della spesa per persona, cioè un maggior valore per l’industria turistica.

In altre parole, nel 2024 in Italia i turisti sono calati un po’ numericamente ma mediamente si sono fermati per periodi più lunghi, e hanno quindi speso di più.

turismo-Italia-2024-ISTAT-arrivi-presenze
Variazioni percentuali per arrivi e presenze negli esercizi ricettivi nel 2024 in Itali (Fonte: ISTAT, 2025)

Lento o veloce?

Questi dati testimoniano una trasformazione nel comportamento dei viaggiatori. Questo cambiamento può essere attribuito a diversi fattori, come la stabilizzazione dei costi dei trasporti aerei, che incoraggia soggiorni più lunghi per ottimizzare l’investimento, o il crescente interesse per un tipo di “turismo lento” che preferisce la qualità dell’esperienza e la profondità dell’esplorazione del territorio rispetto alla quantità di destinazioni visitate.

Accanto a questo stile di visita, che si concentra su esperienze di qualità, esplorazione di territori meno noti e soggiorni più lunghi (nel 2024 i “camminatori” sono cresciuti del 29% rispetto al 2023), rimangono molto diffusi i viaggi brevi e intensi, concentrati nelle principali città d’arte come Roma, Venezia e Firenze. Questo turismo “mordi e fuggi” è spesso collegato a viaggi organizzati che includono le attrazioni più famose in pochi giorni e genera fenomeni di eccessivo affollamento con altissimi picchi di arrivi (overtourism).

Questa strana convivenza si spiega con il fatto che i due modelli di turismo coesistono in aree e per scopi diversi: il turismo mordi e fuggi si concentra nelle città d’arte e nelle mete più celebri, mentre il turismo lento si sviluppa prevalentemente nei borghi, nelle aree rurali e lungo i cammini storico-naturalistici.

Anche da un punto di vista economico, si registrano fenomeni diversi: mentre il turismo veloce genera un flusso di entrate elevato e concentrato, il turismo lento ha un impatto economico più distribuito e sostenibile, e porta vantaggi anche alle piccole comunità e alle imprese locali, in genere escluse dai circuiti del turismo di massa.

turismo-lento-in-Italia

Italiani o stranieri?

La crescita record del 2024 è stata trainata principalmente dal turismo internazionale. L’afflusso di turisti stranieri ha superato i 250 milioni di persone, oltre la metà delle presenze totali (+6,8% rispetto al 2023). I turisti internazionali in Italia provengono soprattutto dalla Germania, dal Nord America, dalla Francia e dal Regno Unito; si è verificata anche una ripresa dei flussi turistici dai Paesi asiatici, in particolare dalla Cina, dopo il rallentamento dovuto alla pandemia.

Questo dato conferma l’inversione della tendenza post-pandemica che aveva visto una riscoperta del turismo domestico. Con il ripristino completo dei collegamenti e la normalizzazione dei viaggi internazionali, il turismo internazionale è tornato a essere il principale motore di crescita del turismo italiano.

A fronte di questo fenomeno, la domanda turistica domestica ha registrato un significativo calo: i turisti residenti in Italia infatti sono diminuiti del 7,6% in termini di arrivi rispetto al 2023.

L’identikit del turismo in Italia

  • La ripresa del turismo italiano ha superato i livelli pre-pandemici. Nel 2023, le presenze turistiche avevano già superato del 2,4% i valori del 2019. Questo trend è stato ulteriormente rafforzato nel 2024, con la continua crescita delle presenze a un nuovo record.
  • La ripresa del turismo in Italia non è stata distribuita in modo uniforme sul territorio. Le regioni del Centro e del Nord hanno mostrato una maggiore resilienza e una più rapida capacità di recupero, mentre il Mezzogiorno ha affrontato un percorso di ripresa più lento.
    La macro-regione del Nord-est si conferma l’area preferita dai turisti, concentrando quasi il 40% delle presenze totali. Anche il Centro ha mostrato una crescita robusta, con presenze pari al 24,3% del totale e un aumento del 14,2% rispetto al 2022.  
    Al contrario, il Sud rimane l’unica macro-area con presenze ancora inferiori ai livelli pre-pandemici, con un calo dell’1,5% rispetto al 2019. Le Isole, invece, che rappresentano il 6,9% del totale delle presenze, hanno registrato una crescita del 4,0% rispetto al 2022.
  • Le città storiche rimangono le destinazioni più popolari, specialmente per i turisti stranieri. In particolare, Roma ha registrato la spesa turistica più alta nel 2024, seguita da Milano, Venezia e Firenze.
    A livello regionale il Veneto si conferma la regione con il maggior numero di presenze turistiche, grazie a un mix di città d’arte come Venezia e Verona e località balneari e montane. Anche l’Emilia-Romagna, grazie alla Riviera Romagnola, ha registrato numeri importanti.
    Nel Sud hanno fatto registrare le maggiori entrate regioni come la Sicilia, la Puglia e la Campania, e città come Napoli, che si sono posizionate tra le mete più cercate e visitate.

La carta geografica del turismo in Europa

La classifica delle destinazioni più popolari in Europa e nel mondo (in termini di arrivi) è la seguente:

  1. Francia: si conferma al primo posto (anche a livello mondiale) superando i 100 milioni di arrivi turistici. L’attrattiva di Parigi è stata ulteriormente amplificata dall’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici.
  2. Spagna: si posiziona al secondo posto in Europa con circa 93,8 milioni di turisti. Il successo è dovuto alla sua offerta diversificata che include città d’arte come Barcellona e Madrid, località balneari e isole come le Baleari e le Canarie.
  3. Italia: con 57,7 milioni di arrivi internazionali, l’Italia mantiene saldamente la sua posizione nella top 5 globale, confermandosi una meta di eccellenza per il turismo culturale.

Altre nazioni come la Germania e il Regno Unito hanno anch’esse registrato numeri significativi di arrivi, mentre paesi come la Serbia, Malta e il Portogallo hanno visto le crescite più consistenti in percentuale rispetto ai livelli del 2019.

In termini di presenze, invece, il 2024 ha consolidato la posizione dell’Italia come una delle principali destinazioni turistiche in Europa. Secondo i dati Eurostat e Istat, l’Italia si è posizionata al secondo posto per notti trascorse nelle strutture ricettive (oltre 450 milioni di presenze), superando la Francia e piazzandosi solo dietro la Spagna.  

turismo-europa-2024
Classifica dei Paesi europei per numero di presenze turistiche (notti trascorse nelle strutture ricettive) nel 2024. Fonte: Istat (infografica da CNC Media)

Fare Geo

  • Fai una “indagine turistica”. Scegli un luogo turistico: una famosa città d’arte, un monumento particolare o anche un luogo significativo del territorio in cui vivi. Sul web cerca le risposte a queste domande:
  • Chi visita il luogo?
  • Che cosa cercano i turisti in questo luogo?
  • Quali sono i pro e i contro del turismo in quel posto?

Riassumi le tue scoperte in modo creativo e semplice. Puoi scegliere tra:

  • una presentazione con 3-4 slide (titolo, dati e foto, pro e contro del turismo);
  • un poster con immagini, brevi testi e i tuoi appunti;
  • un breve video di 30 secondi che mostra i luoghi e racconta ciò che hai scoperto.
  • Pensa alle tue vacanze estive: hai praticato un turismo veloce (mordi e fuggi) oppure una forma di turismo lento? Fai una riflessione con i tuoi compagni e le tue compagne su quali vantaggi e svantaggi hanno questi due stili di visita. Poi dividetevi in due gruppi e producete due messaggi pubblicitari per promuovere una visita lampo di una meta dalla visibilità globale (Roma, Firenze, Costiera amalfitana) e una meta che richiede una sosta prolungata (un cammino, un campo di lavoro, un percorso culturale). Per ognuna delle due pubblicità scegliete attentamente l’immagine e lo slogan che l’accompagna.

Leggi anche

La geografia delle bandiere #2 Che significato hanno i colori?
Temi di geopolitica #8 - Che cosa sono le potenze marittime e le potenze terrestri?
I numeri della Geografia #10 - Quanti sono i patrimoni immateriali UNESCO in Italia?
Estate, voglia di viaggiare... ma dove? E come?
Overtourism: quali soluzioni? La posizione dell'AITR
Bentornati ragazze e ragazzi! Una giornata in Italia